domenica 7 febbraio 2016

AMORE PLATONICO

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Amore platonico è un modo usuale di definire una forma di amore sublimata, che tuttavia non esclude la dimensione sessuale e passionale. Infatti Platone considera l'attrazione fra i corpi il primo dei vari livelli di "amore platonico", benché egli aggiunga che questo livello vada abbandonato per giungere a quelli superiori (amore per l'anima, per le leggi e le istituzioni, per le scienze, assoluto). Questa formula in realtà scaturisce da un contesto filosofico in cui l'amore, inteso come moto dell'animo e non come forma di relazione, viene interpretato come impulso al trascendimento della realtà sensibile, del mondo delle apparenze, capace di muovere la conoscenza verso l'assoluto, attuando cioè un processo di indiamento, come illustrato ad esempio nel pensiero di Giordano Bruno.

La locuzione prende il nome dalla teorizzazione dell'amore che Platone fa nei suoi dialoghi. Nel Simposio Socrate, ispirato da Diotima, parla di Eros come di un demone figlio di Poros e Penia. Pòros, l'espediente, aveva fatto innamorare Penìa, ossia la povertà che genera bisogno. Approfittando di un momento di ubriachezza di Pòros, Penìa giace con lui e dalla loro unione nasce Eros, l'amore. Il mito mette in luce come Eros, la forza che fa andare avanti il mondo, abbia una natura ambivalente, che partendo dall'amore delle forme, che porta alla procreazione e alla continuazione della specie umana, lo fa arrivare all'amore della conoscenza (letteralmente: "filosofia").

Il termine si diffuse nelle lingue moderne, come l'inglese, a partire dall'espressione latina amor platonicus usata nel XV secolo da Marsilio Ficino come sinonimo di amor socraticus, per denotare l'interesse nei giovani attribuito a Socrate nelle ultime pagine del Simposio. Entrambe le espressioni, in Ficino, indicano l'amore diretto alle qualità morali e intellettuali di una persona piuttosto che a quelle fisiche. I termini si riferiscono al legame affettivo molto speciale che intercorre tra due uomini, maestro e allievo, che Platone aveva descritto nei suoi Dialoghi ed esemplificato dal rapporto tra Socrate e i suoi giovani studenti, in particolare Alcibiade.

L’amore, come lo conosciamo, è un sentimento composto da sensazioni sia emotive, sia fisiche – è discutere dei problemi, sentirsi supportati o ridere di una battuta insieme, ma è anche fatto di baci, carezze, passione. Esistono, però, diverse sfaccettature dell’amore, e l’amore platonico è proprio una di queste.
L’amore platonico è sempre stato un tema affascinante nelle canzoni d’amore, per artisti e scrittori – proprio dalla letteratura classica, appunto, deriva la sua denominazione. L’aggettivo “platonico”, infatti, deriva dall’espressione latina amor platonicus, e venne per la prima volta utilizzato da Marsilio Ficino nell’XV secolo per descrivere l’amore intellettuale provato dagli allievi verso il maestro Platone. Similarmente, oggi, l’aggettivo indica un tipo di sentimento che trascende dalle qualità e sensazioni fisiche e carnali, per concentrarsi sulle bellezze morali ed intellettuali. Un sentimento che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato in una delle sue varianti – perché, attenzione, non tutti gli amori platonici sono uguali. L’amore platonico può essere…
…impossibile: l’esempio più classico di amore impossibile è la tipica infatuazione adolescenziale per una star del cinema o della musica – si passa tutto il proprio tempo a guardare giornali, a ritagliare foto e a cercare il proprio bello su Google ben sapendo che non ci sarà mai una relazione reale. Questo tipo di cotta è comune nelle adolescenti, ma non è disdegnata neanche dalle donne più adulte, che, magari, sostituiscono il vip di turno con quel bel tipo dell’Ufficio Acquisti, così carino e irraggiungibile… molti sogni, troppe fantasie, zero complicazioni – un amore puro e irreale, tanto perfetto quanto incompleto

 …epistolare: Partendo dalle lettere tra Eloisa e Abelardo fino ad arrivare alla declinazione tecnologica di chat, email e Facebook, l’amore epistolare è il più romantico – e il più straziante. Struggenti parole, lettere d’amore e frasi piene di tormenti amorosi e… niente di più. La distanza è quasi sempre la ragione di questo tipo di amore, che probabilmente verrebbe consumato, se solo se ne avesse la possibilità. Per questo è anche il più triste e sofferto – nonché il più frustrante.

…reciproco: l’amore platonico non è esclusivamente fantasticare su relazioni impossibili: può manifestarsi anche come una voglia di evasione più innocente, senza fisicità, tra due persone, magari impegnate e fedeli, che trovano una forte attrazione emotiva. Lo sguardo scambiato nell’ascensore con quel simpatico vicino, il sorriso alla macchinetta del caffè con quel collega così carismatico, la battuta scambiata con l’amico che ha sempre un occhio di riguardo nei vostri confronti – scambi senza malizia con una persona che non è il vostro partner e che, magari, trovate anche bruttina fisicamente, ma intellettualmente irresistibile. Resta da capire quanto innocente sia avere una cotta, seppur solo emotiva, per un’altra persona – può essere considerata come un tradimento vero e proprio?



Un amore di altri tempi, fatto di sguardi, sensazioni ed emozioni. Un sentimento sublime, elevato ad essenza spirituale, scevro di ogni sensualità, è quello che ispirava i grandi poeti: Dante, Petrarca, Leopardi. Ecco il significato dell’amore platonico: quel sentimento che occupa pensieri, mente e azioni. Un amore che Platone non definisce come eros ma esattamente quel primo stadio dell’innamoramento provocato dalla vista dell’amato, dalla sua bellezza fisica e dalla sua mente.Gli occhi sono la porta dell’amore, per il filosofo greco che fu il primo a parlare e descrivere minuziosamente il significato dell’amore platonico che lo innalza a emozione divina, specchio della bellezza e della verità. «Il primo bacio non viene baciato dalle labbra bensì dagli occhi», sono le parole di Bernhardt che meglio esprimono l’essenza di questo sentimento assoluto e vissuto  in maniera, appunto platonica, almeno inizialmente. Ma l’amore platonico non è solo quello fra due amanti bensì anche quello che regola rapporti familiari o storie passate e mai dimenticate. Un significato vero e sempre attuale, è quello del primo amore che non si scorda mai. L’amore puro, il primo, risulta essere per tutti vissuto inizialmente in maniera platonica e sono proprio quelle sensazioni, uniche ed inimitabili a rimanere nell’anima per sempre.


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