La costellazione raffigura l'eroe Ercole, figlio di Zeus e della fanciulla Alcmena; a questa figura sono legate le mitiche 12 fatiche ed anche altre costellazioni si riferiscono a questo mito: uccidere il Leone fu una di queste fatiche, come pure la lotta contro l'essere mitologico rappresentato dalla costellazione dell'Idra, nella quale intervenne pure il granchio inviato dalla gelosissima moglie di Zeus Era (Ercole era il frutto di una relazione extraconiugale del marito) in aiuto dell'Idra.
Maggiore eroe greco, divinità olimpica dopo la morte, Eracle fu venerato come simbolo di coraggio e forza, ma anche di umanità e generosità, anche presso i Romani. Era ritenuto protettore degli sport e delle palestre. fu onorato in numerosi santuari sparsi in tutta la Grecia e le sue tante imprese, espressione dell'altruismo e della forza fisica, lo fecero credere il fondatore dei Giochi olimpici. In alcuni casi, mettendo in luce la generosità con la quale affrontava avversari temibili, si rese dell'eroe un'immagine dall'intensa forza morale, oltre che puramente fisica.
Nel mondo romano Ercole presiedeva alle palestre e a tutti i luoghi in cui si faceva attività fisica; considerato anche una divinità propizia, gli si rivolgevano invocazioni in caso di disgrazie, chiamandolo Hercules Defensor o Salutaris.
Si tratta di una costellazione ben visibile nei nostri cieli grazie alla presenza di parecchie stelle abbastanza luminose anche per le nostre città: nelle belle serate estive la troviamo alta sull’orizzonte, facilissima da trovare grazie a quel faro che è la stella Vega della Lira, accanto alla quale si estende questa costellazione.
Alle ore 21 si trova all’orizzonte nordorientale, pronta a salire nel cielo, già da metà marzo. Culmina alta a Sud, passando proprio allo zenit, per tutto il mese di agosto ed infine si trova all’orizzonte nordoccidentale tra fine novembre e i primi di dicembre.
La stella principale, Alfa, o Ras Algethi, è una stella doppia formata da una supergigante rossa variabile e dalla sua piccola compagna verde-azzurra. Le altre stelle sono più difficili da individuare, ma bisogna menzionare Zeta, un altro sistema doppio, osservabile comodamente tramite un piccolo telescopio.
La costellazione di Ercole, però, contiene un oggetto molto importante per gli astronomi ma anche per i semplici astrofili: si tratta di M13, il più luminoso ammasso globulare dell'emisfero boreale. Chiamato anche "grande ammasso globulare di Ercole", è uno dei pochi oggetti di questo tipo ad essere visibile ad occhio nudo. Lo possiamo individuare nel lato superiore del trapezio, tra le stelle Eta e Zeta. Osservato ad occhio nudo, appare come una stella sfocata, mentre con un binocolo si nota già il suo alone di luce. Con un telescopio i dettagli si fanno più evidenti ed è possibile notare la grande densità di stelle al centro che diminuisce allontanandosi verso le regioni esterne.
Un altro ammasso, M92, è individuabile a sinistra del trapezio: simile ad M13, risulta però più compatto osservato con un telescopio.
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