Viveva nei boschetti della terra una ninfa Napea di nome Pioggia, figlia di Zeus. Era molto bella e piena di allegria, tanto da suscitare anche molta invidia, soprattutto da parte di Fiamma, una ninfa Driade malvagia, che viveva nella foresta e che si divertiva ad incendiare gli alberi.
Pioggia organizzava spesso con le sue amiche meravigliose danze animate dalla sua elegante flessuosità nel ballare e giochi a cui partecipavano i ragazzi dei villaggi vicini.
In occasione di una festa, la bella ninfa, giocando a nascondino, conobbe un giovane di nome Markus di cui si innamorò perdutamente. Il suo amore fu corrisposto, anche se il fanciullo era già promesso sposo a Fiamma.
Pioggia e Markus passarono intere giornate insieme, coltivando il loro forte amore, fino a quando, entrando in una foresta, si ritrovarono davanti Fiamma, che, appena li vide, scatenò la sua ira uccidendo il ragazzo.
L’innamorata riuscì a scappare, pregando Zeus di salvarla. Il padre allora la trasformò in una nuvola per tenerla vicino a sè nella volta celeste.
Pioggia, da allora, continuò a vagare per il cielo non smettendo mai di piangere per la tristezza insita in lei. Unica consolazione era quella di poter in tal modo spegnere gli incendi generati da Fiamma.
L’acqua ha una grande valenza esoterica è la sorgente della vita, la matrice che sotto forma di liquido amniotico e delle acque primordiali preserva e da inizio alla vita. Nelle antiche cosmogonie l’acqua, componente primordiale, è un principio vitale inteso come mezzo della rigenerazione. Nella forma di pioggia rende fertile e feconda la terra. Infatti la goccia, l’infinitamente piccolo, contiene l’infinitamente grande, come il seme contiene tutte le informazioni per dar seguito allo sviluppo della vita. L’acqua è un elemento sottile, infatti sotto forma di vapore sale verso il cielo e si impregna delle energie astrali. Successivamente torna sotto forma di pioggia sulla terra, fecondandola con le energie catturate nella dimensione sottile. La terra trae giovamento, dalle informazioni ricevute dall’acqua, per la sua continua evoluzione. Nella teoria dei quattro elementi tradizionali l’acqua si pone al terzo posto: dopo il fuoco e l’aria e prima della terra. Questa posizione tra l’aria e la terra le spetta per quanto riguarda il movimento consentito dalla sua struttura, geometricamente un triangolo equilatero rovesciato con il vertice verso il basso, mentre l’elemento più immobile e più facilmente plasmabile è la terra, la più solida di tutti gli elementi, rappresentata simbolicamente dal quadrato. L’acqua rappresenta il femminile per eccellenza, in quanto è estremamente adattabile, passiva e ricettiva. Infatti allo stato liquido è flessibile, cambia la sua forma, adattandosi alle circostanze, aggirando gli ostacoli che incontra nel suo cammino. Dalla sorgente in cui nasce, pian piano giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume in un processo di continua trasformazione che è la sua vera forza. L’acqua scorre nelle profondità della terra, trapassando la materia oscura e densa, torna in superficie portando con se energie segrete. Infatti tramite l’acqua si ha l’iniziazione primordiale, la purificazione, sotto la forma rituale del battesimo. L’acqua essendo un elemento passivo ha come virtù la calma e la temperanza. Come punto cardinale è l’ovest; come stagione è l’autunno.
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