lunedì 29 ottobre 2012

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Halloween : festa da una leggenda

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martedì 16 ottobre 2012

Radio Popolare




Radio Popolare ha trentasei anni. E se oggi siamo ancora qui lo dobbiamo a quanti in questi anni hanno fatto la scelta di sostenerci, di fare la radio con noi, di credere in un altro modo di fare informazione, cultura e – perché no – intrattenimento.
Ecco a cosa serve l'abbonamento: a costruire insieme qualcosa che altrove non c'è, un bene comune, una radio libera e indipendente.

Fin dal 1976 Radio Popolare vuol dire informazione libera e comunicazione indipendente, perché autonoma da entità editoriali e politiche. Radio Popolare è controllata dalla Cooperativa dei lavoratori e dei collaboratori, nonché da un diffuso azionariato popolare: sono le componenti principali di Errepi S.p.A. la società per azioni che edita dal 1990 Radio Popolare. Dal 1992 è collegata in network con altre radio italiane e dal 2001 il segnale di Radio Popolare si può ascoltare in tutta Europa e parte dell’Africa e del Medio Oriente attraverso il satellite.  


La storia di (e attraverso)
Radio Popolare

1975La vigilia di Natale viene registrata al tribunale di Milano la testata Radio Popolare.
1976 Si forma la Cooperativa di Radio Popolare, fondata da rappresentanti di varie forze politiche e sindacali della sinistra (Fim, Fiom, Uil, sinistra Psi, Lc, Mls poi Pdup, Ao ed altri). I redattori ne sono soci. Gli ascoltatori lo diventano acquistando una tessera. La radio comincia a trasmettere sulle frequenze di Radio Milano Centrale di cui assorbe una parte dei redattori. La sede è in corso Buenos Aires. Lo studio di trasmissione viene chiamato "metrocubo". Il progetto è di Piero Scaramucci, che assume la direzione della radio. Il 7 dicembre Radio Popolare diventa famosa con la radiocronaca della contestazione e degli incidenti in occasione della prima della Scala: quindici redattori chiamano in continuazione dai telefoni pubblici; Camilla Cederna (in incognito) fa la cronaca dall'interno del teatro. Per la morte di Mao Rp manda in onda una corrispondenza dalla Cina di Edoarda Masi.
1977
Si struttura il palinsesto: dieci notiziari al giorno, la rubrica sindacale verso sera, il microfono aperto al mattino, le notturne in diretta con giochi di autocoscienza. Sull'onda del movimento giovanile e studentesco prende vita la "Rubrica giovani". Censurato dalla Rai, Dario Fo risponde agli ascoltatori in collegamento artigianale con decine di radio di tutta Italia. "Nascono" Gino e Michele con "Passati col rosso". Le donne di Rp organizzano una grande festa al Palalido dove verranno amplificate le corrispondenze degli incidenti di Roma e Bologna. In autunno trasloco nella palazzina di via Pasteur. Scaramucci torna in Rai, nuovo direttore è Nini Briglia.
1978
Telefonano i fascisti in una notturna sulla violenza dopo l'uccisione di due missini a Roma. Si apre un grande dibattito nella sinistra: si devono lasciar parlare i fascisti? In marzo la radio è il punto di riferimento per la grande risposta popolare all'assassinio di Fausto e Iaio, due ragazzi del Leoncavallo.
1979
Briglia lascia Rp per la carta stampata, inizia la direzione di Biagio Longo. L'8 aprile Antonio Stella inaugura "Le testate degli altri", la rassegna stampa: per mesi pagherà i giornali di tasca propria. Cronache dalle fabbriche in lotta contro i licenziamenti tra cui l'appassionata diretta dell'assemblea Unidal.
CONTINUA QUI http://www.radiopopolare.it/chisiamo/storia/



Radio Popolare e' ascoltabile in streaming
e con un decoder digitale Eutelsat Hot Bird 4, a 13° Est.Polarizzazione verticale Frequenza 12.111 MHz.

DIRETTA http://www.radiopopolare.it/poplive/diretta/

 Siamo da sempre convinti che sia diritto inalienabile della persona comunicare ed essere informati. Diritto sempre più difficile da esercitare. Ma noi insistiamo: con il nostro lavoro quotidiano, insieme alle radio di Popolare Networkpuntiamo a promuovere nuove fonti di informazione, la partecipazione attiva del pubblico, la costruzione di una comunicazione non mercificata e la cooperazione con chiunque persegua questi stessi fini.
Buon ascolto.

Segui la nostra campagna abbonamenti suabbonaggio.radiopopolare.it 

domenica 14 ottobre 2012

Abbronzatura maniacale



Nella società dell'apparire l'abbronzatura maniacale è una delle psicopatie maggiori di cui spesso non ci accorgiamo neppure di avere.

 Un esercito di persone ogni anno non vede l'ora dell'arrivo delle ferie per potersi rosolare a puntino, e molti cominciano a farlo addirittura prima per non vergognarsi di presenziare al primo giorno completamente bianchi. 

 Ma pochi riflettono sul fatto che l'abbronzatura in realtà non è affatto un fattore intenzionalmente estetico, qualcuno ci ha fatto credere che lo debba essere ma non è altro che una reazione immunitaria che ha lo scopo di difendere la pelle da una esposizione eccessiva al sole da cui l'individuo dovrebbe invece naturalmente fuggire.

 Ma questa difesa immunitaria contempla in realtà anche la combinazione con altre reazioni fisiologiche come la sudorazione, ecco perchè chi si abbronza in movimento ha una abbronzatura più naturale e meno dannosa. I prodotti artificiali hanno lo scopo di compensare tutto questo ma in realtà è come ridurre i danni delle fritture usando oli meno nocivi. Certo è che l'abbronzatura accelera l'invecchiamento della pelle sia per i danni del sole, che avvengono in profondità, che per l'accelerazione del ricambio cutaneo che è un'altra delle reazioni immunitarie stimolate da tale pratica.

 Non dimentichiamo che nel corso della nostra vita abbiamo un ricambio cellulare continuo che degrada ad ogni cambio, la nostra pelle si ricambia continuamente ma l'uso di prodotti estetici e la sollecitazione di fattori ambientali può accelerare notevolmente il naturale processo. Può sembrare incredibile ma anche un semplice lavaggio del viso accelera tale processo proprio come avviene per un tessuto colorato che viene lavato troppo frequentemente. Insomma chi si abbronza ossessionatamente per apparire migliore, in realtà ottiene un effetto estetico immediato al prezzo di una minore vita, senza contare i rischi tumorali. 

http://www.cadoinpiedi.it/2012/10/10/i_danni_causati_dai_lettini_solari_la_foto_shock.html

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martedì 2 ottobre 2012

..AMORE..: Sogni proibiti degli italiani


Sogni proibiti degli italiani


sogni proibiti degli italiani

 Uomini: questione di numeri

Il desiderio maschile è molto basic, la trasgressione numero uno per eccellenza è numerica: l'uomo desidererebbe fare sesso con più di una partner, con tutte le varianti del caso (con due donne, due uomini e una donna, in gruppo, ecc). Alla base, una spinta ad affermare la propria potenza amatoria e il potere eccitante della vista: in questo contesto l'uomo è partecipe ma anche spettatore.-

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..AMORE..: Sogni proibiti degli italiani: sogni proibiti degli italiani  Uomini: questione di numeri Il desiderio maschile è molto basic, la trasgressione numero uno per eccel...


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