domenica 25 settembre 2016

LA COSTELLAZIONE DI PEGASO



Il nome Pegaso deriva dal greco peghé, che significa sorgente: questo perché il mitico cavallo alato nacque in occidente dalla fonte dell'oceano. La sua nascita accadde subito dopo che Perseo uccise una delle tre sorelle Gorgoni, Medusa; l'eroe salì in sella al cavallo e corse verso l'Oriente. Durante il viaggio del ritorno a casa vide la bellissima Andromeda incatenata e offerta in sacrificio ad un mostro marino identificato con la costellazione della Balena, mandato da Poseidone per punire Cassiopea. Infatti la bellissima madre di Andromeda e moglie di Cefeo si vantava di essere più bella di tutte le Nereidi (figlie proprio del dio Poseidone) scatenando appunto la sua ira. Perseo salvò la fanciulla uccidendo il mostro e la portò con sé. Pegaso poi fu affidato a Bellerofonte che lo domò e lo cavalcò compiendo mille e mille imprese. Infine dopo la morte di Bellerofonte il cavallo salì in cielo a servire gli dei e fu posto come costellazione.

La costellazione del Pegaso è formata da 4 grandi stelle che ne costituiscono il corpo centrale con la caratteristica forma a quadrato e una testa ben definita
E’ una costellazione molto estesa nel cielo, ma nonostante questo riesce a non prendere parte del disco della Via Lattea (la nostra galassia), quindi sullo sfondo risulta abbastanza povera di stelle.
La stella più luminosa della costellazione del Pegaso si chiama Enif..il naso del Pegaso.. (è una supergigante rossa alla fine dei suoi giorni come tutte le stelle di colorazione rossa); poi abbiamo (sempre in ordine di luminosità) Scheat (un’altra gigante rossa); Markab (una gigante azzurra, quindi una stella giovane); Algenib (gigante azzurra anche lei) e per finire Matar (una gigante gialla – stessa età del Sole, ma di dimensioni maggiori).

Dall'Italia, il Quadrato di Pegaso si può ammirare quasi allo zenith verso la mezzanotte in estate avanzata, e in autunno nelle ore che precedono la mezzanotte.

Tra gli oggetti non stellari si segnala un oggetto catalogato da Messier, l'ammasso globulare M15, uno dei più densi conosciuti, che può essere osservato già con un binocolo, dal momento che ha una magnitudine complessiva di 6,4.

Una stella di notevole interesse è 51 Pegasi, dal momento che è la prima stella intorno alla quale si sia scoperto, nel 1995, un pianeta orbitante. Distante da noi 48 anni luce e di magnitudine apparente 5,49, la stella è visibile anche ad occhio nudo in condizioni di cieli tersi e bui. 51Pegasi è simile a Sole (una nana gialla), ma il pianeta sembra essere troppo grande per ospitare la vita, dal momento che ha una massa troppo grande, ed è troppo vicino al suo sole (e dunque verosimilmente troppo caldo).

Tra gli oggetti non stellari si segnala un oggetto catalogato da Messier, l'ammasso globulare M15, uno dei più densi conosciuti, che può essere osservato già con un binocolo, dal momento che ha una magnitudine complessiva di 6,4.

Tra le galassie, la galassia a spirale NGC7331, interessante perché sembra essere molto simile alla nostra Via Lattea. Dovrebbe essere composta all'incirca da 140 miliardi di stelle, ed è così che dovrebbe apparire la nostra galassia se vista da fuori. Dista da noi 50 milioni di anni-luce.



Nel Pegaso si può osservare (ma con strumenti sofisticati) un interessante gruppo di galassie, detto Quintetto di Stephan. Si tratta di un gruppo di galassie remote, quattro delle quali sono legate tra loro dalla forza di gravità, mentre la quinta si trova nella stessa zona soltanto per un gioco di prospettiva.
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