venerdì 24 giugno 2016

GLI INCANTATORI DI SERPENTI

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Gli incantatori di serpenti indiani con i loro turbanti di stoffa e il piffero che fa danzare un king cobra sono parte dell'immagine fiabesca di questo grande paese.

Eppure pochi sanno che quest'icona è in via di estinzione forzata, poiché non è più permesso possedere privatamente serpenti o animali considerati esotici. Da molti anni una legge vieta l'utilizzo di animali a fini di profitto, specialmente se per questo subiscono dei maltrattamenti. Ma il governo indiano ha cominciato solo ora ad applicarla sistematicamente e a perseguire gli incantatori, accusandoli di provocare ai rettili malattie e menomazioni e quindi di violare proprio il reato previsto dalla legge di protezione ambientale del 1972.

Il Pungi (in lingua hindi) o Been, o Tiktiri (in sanscrito) è uno strumento musicale a fiato diffuso nella musica popolare indiana. In particolare viene utilizzato dagli incantatori di serpenti ed è legato al culto di Shiva.

Si tratta di un clarinetto doppio ad ance interne semplici, costituito da due canne inserite in una zucca a bottiglia (Lagenaria siceraria): una canna, dotata di 7 fori, crea la melodia, mentre la seconda, dotata di 2 fori, funge da bordone.

E' un duro colpo al futuro dell'arte dell'incantamento trasmessa per millenni di padre in figlio o di maestro in discepolo, sebbene la tecnica non sia altro che la conoscenza di una particolare reazione del serpente al movimento di un oggetto (viene usato il flauto, ma potrebbe essere un'asticella) di fronte alle sue membrane laterali che percepiscono solo il movimento, essendo il king cobra perfettamente sordo. Per evitare pericoli anche al pubblico - spiegano gli animalisti - i suonatori di flauto lacerano però le membrane del veleno, e incollano dell'isolante sul dente acuminato.

Ma il razionalismo scientifico degli amanti degli animali, che cercano con queste informazioni di smitizzare l'alone romantico del pifferaio magico, non ha molta presa in un paese dove immagini di incantatori sono state trovate in antichissimi templi hindu e sono diventate nei millenni inscindibili dal culto del serpente simbolo di potere, virilità, protettore di luoghi sacri e della dimora del dio Vishnu, l'elargitore di vita, accompagnatori del dio Shiva, il distruttore del superfluo.

"Il problema - incalzano i promotori della contestata campagna antipifferai - è che le offerte di burro e latte presentate nei templi per tradizione ai poveri serpenti trasportati lì dagli incantatori, provocano agli animali malattie alle vie respiratorie, e secondo uno studio del Fondo Mondiale settantamila esemplari muoiono ogni anno per allergie al latte, polmonite, infezioni alle vie respiratorie e stitichezza".

La controproposta degli esperti naturalisti è quella di dare lavoro agli incantatori per le loro conoscenze pratiche dei serpenti e degli antidoti al loro morso a fini scientifici e sanitari, oppure utilizzarli come musicisti in band di flauti. Ma solo una parte degli interessati sarebbe disposta a cambiare lavoro. "Noi siamo inscindibili dai nostri serpenti - ha detto un manifestante - è sempre stato così dalla notte dei tempi e non lo cambierà un governo destinato a passare."



La posizione dell'incantatore di serpenti è una delle migliori affinché l'uomo ritrovi tutta la sua forza. Grazie a questa posizione l'amante riprende il controllo ed offre alla sua donna tante possibilità.

Può succedere che l'uomo si senta un po' stanco o comunque non al massimo delle sue potenzialità sessuali. La donna può allora provare tutte le strategie possibili affinché il suo uomo ritrovi l'erezione. Intrugli, cibo afrodisiaco, profumi ammaliatori, niente da fare, non bastano. È a questo punto che le cose prendono una piega molto più piccante.

Dopo avere coccolato, accarezzato, viziato ed eccitato il suo amante, la donna si stende teneramente sul letto. Aspetta che l'uomo la sollevi per la vita per riporla sulle sue gambe, approfittando così di una perfetta vista della sua compagna.

Aprendo le gambe, questa si offre al suo amante in una posizione molto erotica. Può mettere un guanciale per avere più comodità e vedere meglio l'uomo che le sta di fronte. Ora, sembra già aver ritrovato la forza. Prendendo la sua amante per la vita, il bacino o i glutei, la penetra delicatamente ma profondamente. Dirige l'atto quando la donna si lascia andare e si dona completamente al suo controllo, dato che lei ha poca libertà di movimento. Come un serpente addomesticato, si abbandona al controllo dell'incantatore.

Questa posizione sensuale può variare all'infinito. Gli amanti possono tenersi le mani per un'unione più romantica ma anche più sportiva. L'uomo può anche impossessarsi dei polsi della partner per accelerare la penetrazione, o prenderle le caviglie, o ancora delicatamente prendere le mani per fissarle sulla propria nuca. Insomma, le possibilità sono quasi infinite.

In tali condizioni, e con i preliminari che condurranno necessariamente al piacere supremo, la posizione dell'incantatore di serpenti è una delle migliori affinché l'uomo ritrovi il suo potere.




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