giovedì 2 giugno 2016

I TROLL



Nell’atmosfera fiabesca degli incantevoli boschi della Norvegia, nasce la storia dei Troll. Quando la luna è in alto nel cielo tutto può accadere, e la leggenda narra che delle strane creature, che abitano nelle foresti norvegesi, escono dai loro nascondigli solo dopo il tramonto, per ritornarci al mattino prima che sorga il sole, in quanto i raggi solari potrebbero pietrificarli.

Il Troll, nella mitologia norrena, è una creatura umanoide che vive nelle foreste del nord Europa. Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le sue caratteristiche fisiche e comportamentali non sono codificate con precisione, ma si pensa che le loro mani ed i loro piedi avessero solo quattro dita, che avessero lunghi nasi, che fossero ruvidi, irsuti e rozzi, ed avessero una coda dal folto pelo.
Come gli Orchi, i Troll sono una razza debole di mente, ma decisamente una delle più forti mai viste, sono enormi e vivono solitamente nell’oscurità delle caverne ed odiano la luce del sole e del fuoco.
Hanno membra tozze e robuste, la pelle è spessa e grossolana, di color nero o marrone come il sangue e gli occhi, talvolta grinzosa e a scaglie sovrapposte. Il corpo è coperto da scarsa peluria e sono altissimi, hanno un’altezza che va dai 274 ai 335 cm. Raramente indossano armature, poiché la loro stessa pelle è resistente, combattono spesso con grandi martelli o con clave chiodate, e sono temuti da tutte le razze tranne che dagli Orchi.Generalmente non indossano abiti, talvolta, però, indossano pelli ed armature grezze. Temono la luce del sole, infatti se vengono esposti alla luce naturale del giorno si trasformano in pietra.
I Troll vivono per “mangiare” e per “divertirsi”. Per loro “divertirsi” significa uccidere e torturare, e “mangiare” significa divorare carne fresca, cotta o cruda, e gelatina di viscere, ma mangiano solo individui delle altre razze. Amano anche rubare qualsiasi gingillo luccicante.
Sono particolarmente individualisti e si riuniscono per collaborare tra loro soltanto se sono costretti da cause di forza maggiore. Non sanno cosa significhi “società” e “vita in comune”, né hanno altri scopi nella vita oltre a quelli appena accennati.
I Troll vivono nelle caverne o nelle rovine, di solito ai confini delle zone civilizzate e vanno in giro solo di notte. È raro trovare un Troll di sesso femminile e non hanno nessuna religione. Sono di carattere testardo e pigro, sono degli esseri ignobili, stupidi, tardi e crudeli, come solo possono essere le creature completamente senza empatia. Non hanno rispetto per nessuno, ed odiano specialmente i Nani.
La maggior parte dei Troll non è capace di parlare e comunica con grugniti, gesti o segnali. Quelli più “intelligenti” (o più vicini ai centri abitati) riescono a parlare una forma storpiata di Ovestron.
In linea di massima, a seconda del filone folkloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di Troll: uno di dimensioni giganti e dal comportamento maligno (simile ad un Orco), ed uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo.
Si racconta che i Troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono, e che mettono nel letto un altro bambino, oppure un cucciolo di Troll.

La figura del Troll ha avuto ampia diffusione anche all’interno della tradizione folkloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza vichinga nelle isole Orkney e Shetland.
I Troll scozzesi si chiamano Trow e sono bassi, invisibili e notturni.
In Islanda esiste la radicata certezza dell’esistenza dei Troll, dove sono giganti che vivono nelle rocce. La popolazione islandese non parla volentieri di queste cose, troppo spesso si è trovata ad impattare contro l’incredulità e le occhiate di compatimento. Ci hanno raccontato, comunque, che i Troll devono tornare alle proprie dimore entro il sorgere del sole, pena il trasformarsi a loro volta in rocce.
Esistono degli esperti, in Islanda, che verificano la presenza di Troll nelle rocce nei sassi e nei massi; essi vengono chiamati ogniqualvolta si renda necessario costruire un’abitazione in luoghi “sospetti”. Si racconta che durante la costruzione di un ponte, un esperto abbia fatto spostare, con molta cautela, un masso, perché vi aveva verificato la presenza di Troll all’interno: questi esseri sono fondamentalmente cosiderati pacifici e buoni, nonché amanti della natura, e se non vengono disturbati o molestati non creano alcun tipo di problema.
In alcune cittadine vengono conservati dei giardini per lasciare spazio e modo ai Troll di poterli abitare.



La vita di un troll si aggira intorno ai 150-200 anni. Verso la fine della sua esistenza un troll inizia a perdere gli interessi che hanno occupato la sua vita fino a quel momento: non va più alla ricerca di tesori e diminuisce la quantità di birra giornaliera. Anche la vita sociale cambia: un troll molto anziano raramente ama riunirsi con gli altri troll. Inoltre, la leggendaria ira lascia il posto alla malinconia. Quando un troll sente che il momento è arrivato, inizia il suo viaggio verso la vetta più alta del circondario, detta “La Grande Vetta”, viaggio dal quale non farà più ritorno.

I Troll di Montagna vivono nelle zone montagnose della Norvegia, e sono quelli più conosciuti. Si reputano i custodi della natura e come tali sono pronti a difenderla da qualsiasi tipo di sopruso. Sono dotati di poteri magici: oltre a possedere la capacità di trasformarsi, hanno il potere di predire il futuro. Dato il loro amore verso la natura i Troll di Montagna sono stati, nel corso della storia, spesso benevoli nei confronti degli uomini che hanno dimostrato questa loro stessa attitudine. Come premio per aver salvato un animale, o protetto una pianta, gli uomini hanno spesso ricevuto da questi esseri il dono di farsi predire il futuro: in questo modo una disgrazia poteva essere evitata, o l’avverarsi di un evento fortunato accelerato. A differenza degli altri troll sono meno attaccati agli oggetti materiali e tendono ad accumulare ben pochi tesori: il vero tesoro è, per loro, la natura e tutti i suoi segreti, dei quali sono avidi custodi.

Gli Sgorks o Troll dei Boschi vivono nelle aree boschive, e mai si allontanano da esse. Hanno la capacità di alterare i loro lineamenti e la loro statura; solitamente si nascondono dietro ampi mantelli e cappelli molto grandi. Ma un osservatore attento non può essere ingannato: questi troll non riescono a nascondere la loro lunga coda pelosa che nasce dal  fondoschiena ed arriva fino a terra. Hanno un carattere infido e sono soliti catturare gli umani che incontrano sulla loro strada al fine di mangiarli o di renderli loro schiavi. Sono capaci di inseguire con una incredibile velocità le loro prede per svariati chilometri. Non è improbabile che gli Skorgs utilizzino dei misteriosi poteri magici al fine di soggiogare le proprie vittime. Proprio per questo motivo è consigliabile non guardare mai uno Skorgs dritto negli occhi: non è del tutto certo, ma molto probabilmente il loro oscuro potere viene attivato proprio in questo modo. Esistono, per questa razza, anche le femmine, che a differenza dei maschi hanno i tratti un po’ più aggraziati e dei lunghi artigli al posto delle unghie.

Ricevere o donare una statuetta che raffigura un troll è un augurio di fortuna e protezione, ma quando un Troll entra nella sua nuova casa è meglio che la prima notte, e fino alla sera successiva, stia nascosto in un armadio per meglio potersi abituare al nuovo ambiente. Egli ne sarà riconoscente e proteggerà la sua nuova casa. Inoltre un Troll singolo si sentirà solo: sarebbe consigliato donargli la compagnia di altri Troll, e qualche carezza e due paroline affettuose sussurrate all'orecchio lo faranno sentire meno solo. Ve ne sarà grato portandovi fortuna.
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