martedì 12 luglio 2016

LA TORRE DI PISA

.


Dall'alto dei suoi 56 metri d'altezza, sorveglia con sguardo torto i prodigi dell'architettura romanica pisana immersi nella verdeggiante Piazza dei Miracoli. Nato come campanile del Duomo di Santa Maria Assunta, a causa della sua inclinazione caratteristica, oggi la Torre di Pisa è uno dei monumenti che più attrae lo sguardo dei turisti provenienti da ogni parte dal mondo.

L'inclinazione dell'edificio misura 4,8° rispetto all'asse verticale. La torre è gestita dall'Opera della Primaziale Pisana, ente che gestisce tutti i monumenti della piazza del Duomo di Pisa. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.

I lavori iniziarono il 9 agosto 1173 (anno 1174, secondo il calendario pisano, in cui l'anno iniziava il 25 marzo). Come era solito fare con i fari e con le costruzioni adiacenti al mare in genere, le fondamenta vennero lasciate a riposare per un anno intero. Alcuni studi attribuiscono la paternità del progetto a Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il battistero.

Le analogie tra i due edifici sono infatti molte, a partire dal tipo di fondazioni. Altri suggeriscono invece Gherardi, mentre secondo il Vasari i lavori furono iniziati da Bonanno Pisano. La tesi del Vasari, ritenuta priva di fondamento, fu invece ritenuta valida soprattutto dopo il ritrovamento nelle vicinanze del campanile di una pietra tombale col nome del Bonanno, murata nell'atrio dell'edificio; inoltre nell'Ottocento fu rinvenuto sempre nei dintorni un frammento epigrafico di materiale rosa, probabilmente un calco su cui venne fusa una lastra metallica, che trova collocazione sullo stipite della porta di ingresso dell'edificio. Su tale frammento si legge, ovviamente rovesciato: "cittadino pisano di nome Bonanno".

Tale calco con tutta probabilità era relativo alla porta regia del Duomo, distrutta durante l'incendio del 1595. La prima fase dei lavori fu interrotta a metà del terzo piano, a causa del cedimento del terreno su cui sorge la base del campanile. La cedevolezza del terreno, costituito da argilla molle normalconsolidata, è la causa della pendenza della torre e, sebbene in misura minore, di tutti gli edifici nella piazza.

I lavori ripresero nel 1275 sotto la guida di Giovanni di Simone e Giovanni Pisano, aggiungendo alla costruzione precedente altri tre piani. Nel tentativo di raddrizzare la torre, i tre piani aggiunti tendono a incurvarsi in senso opposto alla pendenza. Il campanile fu completato alla metà del secolo successivo, aggiungendo la cella campanaria.

Dalla sua costruzione lo strapiombo è sostanzialmente aumentato, ma nel corso dei secoli ci sono stati anche lunghi periodi di stabilità o addirittura di riduzione della pendenza. Nel corso dell'Ottocento il campanile fu interessato da importanti restauri, che portarono, ad esempio, all'isolamento del basamento della torre. I lavori, effettuati sotto la direzione di Alessandro Gherardesca, contribuirono a sfatare definitivamente la teoria, sostenuta da alcuni studiosi dell'epoca, secondo la quale il campanile sarebbe stato pensato pendente sin dalla sua origine.

Difatti, i saggi del terreno effettuati durante i restauri portarono alla luce la presenza di una notevole quantità di acqua sotterranea che rendeva cedevole il terreno. Per far fronte a questo problema, ne vennero aspirate grandi quantità dal sottosuolo con l'ausilio di pompe, ma ciò favorì il fenomeno della subsidenza e il conseguente aumento della pendenza della torre. Negli ultimi decenni del XX secolo l'inclinazione aveva subito un deciso incremento, tanto che il pericolo del crollo si era fatto concreto. Nel 1993 lo spostamento dalla sommità dell'asse alla base era stato valutato in circa 4,47 metri, ovvero circa 4,5 gradi.

Nel 1908 venne istituita dal Ministro della Pubblica Istruzione una “Commissione per lo studio delle condizioni della Torre di Pisa” e nel 1935, Giovanni Girometti intervenne per isolare le fondamenta tramite iniezioni di cemento, ben 92 tonnellate, praticando 391 fori obliqui, alla base del cilindro e vennero rimosse le lastre del pavimento per distendere il cemento. Ciò provocò danni maggiori del precedente in quanto la pendenza aumentò.
Successivamente,anche negli ultimi decenni del XX secolo l’aumento era stato tale da far pensare al possibile crollo, cosi nel luglio 1973 venne progettata un'opera provvisionale a struttura reticolare che prevedeva l'applicazione di un sistema reticolare tubolare con funzione di contrappeso. Un ulteriore soluzione venne messa a punto con il Progetto KONOIKE: trasformare le proprietà meccaniche del terreno sottostante la torre e alle fondazioni del campanile, miscelando attraverso particolari apparecchiature il terreno con una sospensione di cemento e di particolari sostanze chimiche inorganiche, in maniere continua e uniforme.


Nel 1993 la pendenza era arrivata a 4,5 gradi. Si iniziò a pensare alla concreta possibilità di crollo dell'edificio e nel 1990, durante ulteriori lavori di consolidamento, vennero posti alle estremità dei contrappesi di piombo di quasi 900 kg che aiutarono a contrastare la pendenza del campanile e la riportarono alla pendenza che doveva avere 200 anni prima e assicurando cosi anche la possibilità di visita da parte dei turisti.

Tra il 1999 e il 2001 a causa della costante instabilità, si pensò poi di attuare una specie di sotto-escavazione del terreno, mediante 41 perforazioni inclinate, rimuovendo i contrappesi di piombo ed eliminando anche la struttura che sosteneva l‘intero monumento. Eliminando una certa quantità di terreno sottostante si ridusse l’inclinazione della Torre di 0,5°, pari a 50 cm e si valutò che in tale maniera si sarebbe fermato il rischio di instabilità, prevedendo che la torre potesse rimanere cosi inclinata, salvo piccoli e occasionali movimenti dovuti ai cambiamenti stagionali di temperatura e die livelli delle acque. Sono stati anche collocati dei sensori sottoterra che misurano propri tali variazioni e cosi esattamente il 22 aprile 2011, a distanza di 10 anni si rileva come la pendenza dal 2008 si sia fermata a 4 gradi e possa anzi continuare a raddrizzarsi.

Il merito del successo di tale operazione fu di Michele Jamiolkowski, docente del Politecnico di Torino e presidente del Comitato internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa dal 1990 al 2001; di Carlo Viggiani, docente del Dipartimento di Ingegneria Geotecnica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Monumenti e dei Siti Storici e di J. B. Burland, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Imperial College di Londra.

Michele Jamiolkowski ritiene che ulteriori evoluzioni possano essere una stabilizzazione più o meno temporanea, un ulteriore periodo di impercettibile raddrizzamento, un ritorno alla pendenza, ma senza più il rischio di crollo per almeno trecento anni.

Dopo vent'anni, il 22 aprile 2011 sono terminati i lavori di restauro delle superfici lapidee, sia negli esterni che negli interni.

La struttura del campanile incorpora due stanze. Una alla base della torre, nota come sala del Pesce, per via di un bassorilievo raffigurante un pesce. Tale sala non ha soffitto, essendo di fatto il cavo della torre. L'altra invece è la cella campanaria, al settimo anello. Delimitata dalle mura del camminamento superiore, è anch'essa a cielo aperto e al centro, tramite un'apertura, è possibile vedere il pian terreno della torre. Sono inoltre presenti tre rampe di scale: una ininterrotta dalla base fino al sesto anello, dove si esce all'esterno; una, a chiocciola più piccola che porta dal sesto anello al settimo; infine una ancor più piccola, sempre a chiocciola, che porta dal settimo anello alla sommità.

Anticamente ogni campana era adibita ad un momento della giornata liturgica. Ad esempio la Pasquereccia suonava per Pasqua, la Terza nell'ora terza del giorno (le nove di mattina), la campana del Vespruccio all'ora dei vespri (le sei del pomeriggio).

La campana di San Ranieri, si chiamava originariamente "Giustizia" e si trovava nell'omonimo palazzo. Soleva suonare per le morti dei traditori e, si suppone, suonò anche per la morte del conte Ugolino. Fu portata sul campanile nel XV secolo a sostituire l'originale Pasquareccia e rifusa in seguito nel 1606.


FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .

Elenco blog Amici