venerdì 22 aprile 2016

I MANCINI

.


Quando scrisse per la prima volta su una lavagna la teoria della relatività, Albert Einstein dovette stare attento a non cancellare le formule. Scrivere da sinistra a destra è un problema per i mancini.
Lo stesso grattacapo ce l’avevano Ludwig van Beethoven e Wolfgang Amadeus Mozart, Leonardo da Vinci e Charlie Chaplin, Michelangelo e Pablo Picasso, Napoleone e Carlo Magno. E oggi ce l’ha Barack Obama, presidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace.

Un gruppo di ricercatori ha catalogato le impronte delle mani nei disegni preistorici ed ha constatato che la proporzione dei mancini ai tempi delle glaciazioni sembra coincidere con quella dei nostri giorni. Considerando che il mancinismo ha una componente genetica, e che dunque subisce gli effetti dell'evoluzione, i ricercatori di questo studio si sono chiesti come mai la media dei mancini sia rimasta costante nei secoli. La risposta è stata che, malgrado il mancinismo sia relativamente raro, l'essere mancini comporta dei vantaggi rispetto ai destrimani. Nei tempi preistorici, ad esempio, il vantaggio poteva rivelarsi nei combattimenti. Un mancino infatti si muove in modo diverso da un destrimano e questo lo può favorire sorprendendo l'avversario.

Questa particolarità è tuttora evidente in alcune discipline sportive, quali la scherma, il tennis e il pugilato, dove è elevato il numero dei mancini, o anche il baseball ed il cricket, dove i mancini sono spesso temuti nel duello lanciatore-battitore. Nella pallamano e nella pallanuoto, a causa della presenza di un'area attorno alla porta riservata al portiere, i mancini sono molto ricercati perché facilitati nel tirare in porta dal lato destro del campo. Anche nella pallavolo il mancino è preferito nell'attacco dal lato destro del campo. Nell'hockey su ghiaccio il numero di giocatori mancini è leggermente superiore a quello dei destrimani anche perché spesso giocatori destrimani impugnano il bastone con la mano sinistra. Per determinare con quale mano si tiene il bastone si osserva quale mano è posta più in basso. Nel calcio, circa la metà dei calciatori professionisti è mancino, questo perché sono solitamente migliori a giocare nella parte sinistra del campo. Ciò rende le persone mancine avvantaggiate nelle carriere sportive rispetto ai destrimani, essendo molto più rare in popolazione.

La costanza dei mancini nel tempo dimostra inoltre che la forza evolutiva dell'essere destrimani o mancini è indipendente dalle culture, visto che queste cambiano mentre la percentuale dei mancini è rimasta costante.

Il mancinismo si osserva da una serie di movimenti quotidiani: con quale mano ci si abbottona un vestito, se si stringe con la destra o la sinistra, se si applaude battendo la mano destra sulla sinistra o la sinistra sulla destra, con quale mano si distribuiscono le carte, se si utilizza il piede sinistro per calciare un pallone, come si accavallano le gambe, come si fissa un oggetto o quale occhio si chiude per guardare da un cannocchiale con un occhio solo (i destrimani usano solo il destro, mentre i mancini usano egualmente destro e sinistro). Da questi elementi è possibile fare una analisi della lateralità: è rilevante che, contrariamente all'opinione comune, l'essere destrimane/mancino non è testato e determinato dalla mano/piede che si utilizzano per la maggior parte del tempo (per scrivere, mangiare, guidare), ma da gesti che si compiono con una frequenza e durata molto minori.

Destrimane o mancino è una proprietà dei singoli organi (dominanza emisferica, dominanza dell'arto, dominanza oculare): nel corpo molti organi sono doppi, e uno dei due è dominante sull'altro. È possibile essere destrimani nelle mani, mancini nel piede e nell'occhio dominante: non c'è un organo più importante degli altri che definisce una persona nel suo complesso come destrimana o mancina, se non la semplice conta e prevalenza numerica degli organi dominanti destri (o sinistri), che determinano la prevalente attività dell'emisfero cerebrale sinistro (o destro). Altri movimenti meno indicativi del mancinismo sono: con quale mano si scrive e impugna la forchetta per mangiare, carica il pugno, si schiaccia e batte la palla, ci si pettinano i capelli e si lavano denti, si allacciano le stringhe delle scarpe, si tiene l'ombrello, quale orecchio si preferisce per parlare a una persona, quale mano si pone per prima nel nuoto a stile libero. Il lato sinistro del cervello controlla la parte destra del corpo e quello destro controlla la parte sinistra del corpo.

Nel 1998, secondo uno studio, il 7-10% della popolazione adulta era mancina. In un altro studio del 1996 si osserva, inoltre, che nel mondo ci sono più uomini che donne mancine. Il mancinismo è più frequente tra i gemelli monozigoti.

Nella prima infanzia, nel cervello umano avviene una specializzazione funzionale dei due emisferi cerebrali. Nei mancini è l'emisfero destro a predominare. Questo processo viene chiamato lateralizzazione ed avviene dopo i 36 mesi: inizia con lo sviluppo del linguaggio e si conclude verso i 3–4 anni. Le cause della diversa lateralizzazione non sono ancora state chiarite; è comunque accertato che l'ereditarietà è un fattore determinante nel mancinismo, sebbene non dominante. Ciò vuol dire che non necessariamente da due genitori mancini nascerà un figlio mancino, ma la caratteristica potrà essere ricorrente nelle generazioni successive.

Tuttavia, una serie di recenti studi ha mostrato la plasticità del cervello, almeno nel passaggio da destrimane a mancino (non il contrario). Si è visto come in sole due settimane con l'arto principale (braccio destro) immobilizzato, la persona impari a compensare con una mano sinistra veloce e precisa: tramite risonanza magnetica lo studio evidenzia che lo stimolo all'uso "svegli" l'emisfero cerebrale non dominante (quello destro nei destrimani), addirittura con cambiamenti rilevabili nello spessore della corteccia.



Il mancinismo contrastato attuato da insegnanti o familiari sprovveduti, presente ancora oggi anche se in diminuzione, può provocare una serie di interferenze tra i due emisferi cerebrali che possono far manifestare incertezza, discordanza funzionale e comportamentale. Questi sintomi possono fissarsi con la mancata affermazione di uno dei due emisferi.

Il contrasto non è solamente l'uso forzato della mano destra per scrivere, imposto nelle scuole di un tempo, ma qualsiasi forzatura ad usare la mano o piede destro per compiere movimenti che viene spontaneo fare con l'altra/o mano/piede.

Se il mancinismo viene contrastato nelle prime fasi dello sviluppo possono venir arrecati danni, anche gravi, alla strutturazione dell'attività motoria e possono manifestarsi interferenze con l'organizzazione psicologica complessiva. Un pre-requisito generale dell'attività motoria è infatti la corretta lateralizzazione, ossia l'uso prevalente di uno dei due lati del corpo (occhio, braccio e mano, gamba e piede) per attivare il movimento, in corrispondenza con la dominanza emisferica cerebrale. Ciò potrebbe spiegare il ritardo delle funzioni motorie in una elevata percentuale di bambini ambidestri.

Gli ambidestri utilizzano indistintamente la mano destra e sinistra, senza difficoltà. In Italia rappresentano circa il 4% della popolazione: si tratta di persone in cui permane la bilateralizzazione, vale a dire la non laterizzazione degli emisferi cerebrali presente nel bambino prima dei 36 mesi.

L'etimologia stessa della parola mancino non aiuta sicuramente a considerare il mancinismo positivamente. Mancino deriva infatti dal latino "mancus" ed è sinonimo di mutilato e storpio. Consultando poi il dizionario Sabatini Coletti, per "sinistro" troviamo:

fig. Avverso, sfavorevole, funesto: s. presagio; minaccioso, pauroso, torvo: occhiata, risata s.; disastroso, luttuoso: evento s.
Incidente, disastro, sciagura, spec. automobilistico: un s. autostradale; il danno corrispondente che una compagnia assicurativa deve risarcire: liquidare un s.
Analizzando la storia europea (e non solo) si incontrano vari episodi che mostrano come l'utilizzo della mano sinistra non fosse visto di buon occhio, anzi: la mano sinistra era considerata la "mano del diavolo", degli "invertiti" e dei "rovesciati". I bambini erano costretti, anche con punizioni corporali, a scrivere con la mano destra. La sinistra è sempre stata «l'altra» mano, quella del diavolo, dipinto nelle iconografie medievali con due arti identici e non speculari: la mano «sbagliata» per definizione, appendice «dell'eresia e dell'apostasia», affermava Giorgio Manganelli, evocando polemicamente la «letteratura della mano sinistra».

Ma anche la scienza non è stata da meno. In passato il mancinismo era considerato una devianza. Negli anni '20 fu associato alla demenza e negli anni '40 fu messo in relazione con la dislessia. Solo a partire dagli anni '70 il mancinismo in occidente è stato considerato come una caratteristica individuale e si è smesso di imporre l'uso della mano destra. Ad oggi sopravvivono alcuni luoghi comuni senza fondamenti scientifici tra la popolazione, come quelli che associano il mancinismo ad una maggior creatività, contrapposto ad una preposizione dei destrorsi per le materie scientifiche.

Nei paesi musulmani il lavarsi ed il mangiare sono da effettuare con la mano destra. La mano sinistra, considerata impura, viene invece riservata alla pulizia delle parti intime.

Ci sono però delle eccezioni: in Cina, ad esempio, l'essere mancini non ha alcuna connotazione negativa.

Le persone mancine possono sperimentare difficoltà nella vita quotidiana dato che molti oggetti sono concepiti per i manodestri. Con un po' di esercizio però i mancini possono adattarsi al loro uso.

Uno dei primi oggetti che un bambino mancino affronta nell'infanzia, sono le forbici: tagliare un foglio di carta con delle forbici per destrimani può rivelarsi un'azione scoraggiante. Ciò è dovuto all'allontanamento delle lame al momento del taglio. Problemi simili vengono affrontati con apriscatole e coltelli a lama asimmetrica. Infine le penne stilografiche con l'inclinazione del pennino, possono creare non pochi grattacapi ai mancini. Oggigiorno è possibile trovare nei negozi specializzati utensili disegnati appositamente per i mancini.

La maggior parte delle periferiche dei computer invece sono configurabili per essere usate dai mancini. Ad esempio il mouse ha in generale una forma simmetrica e l'uso del tasto destro può essere invertito cambiando i parametri nel sistema operativo.

Scrivere con la mano sinistra può essere problematico in occidente, visto che si rischia di macchiare il foglio passando la mano sull'inchiostro appena steso, oppure si possono incontrare problemi con i raccoglitori ad anelli. Invece, nelle lingue in cui si scrive da destra a sinistra, come quelle araba, ebraica e giapponese (se si scrive dall'alto verso il basso, si prosegue da destra verso sinistra), i mancini sono avvantaggiati.

Per quanto riguarda invece gli strumenti musicali, i musicisti mancini che suonano strumenti a corda, hanno necessità di "specchiare" uno strumento destrimano senza variarne la posizione standard. Dunque fra musicisti destrimani e mancini non esiste differenza concernente l'impostazione del lavoro dal punto di vista tecnico, ma esiste differenza per quel che riguarda la possibilità di soddisfare le proprie esigenze strumentali, essendo la disponibilità di strumenti mancini molto limitata sul mercato. Erroneamente si pensa ancora che qualsiasi musicista mancino possa suonare uno strumento destro se l'impostazione viene corretta in principio. Questo è vero solo in parte e non riguarda ogni singolo soggetto.

Alcune teorie vorrebbero che i mancini siano più creativi e abbiano una miglior padronanza del corpo e della memoria. Ciò sembra confermato dal fatto che molti personaggi famosi erano o sono mancini. Queste teorie nascono probabilmente da studi effettuati sulla laterizzazione delle funzioni cerebrali negli emisferi cerebrali, effettuate inizialmente da Michael S. Gazzaniga.

Con questi studi si è constatato ad esempio che l'emisfero sinistro è sede del linguaggio e del pensiero logico, mentre l'emisfero destro è sede delle emozioni, della creatività, della percezione dello spazio, dell'immaginazione e della capacità di cogliere la realtà nel suo insieme, anziché scomporla nei diversi elementi (i mancini infatti sviluppano maggiormente l'emisfero destro e viceversa). Secondo queste teorie ai mancini, in generale, risulta più semplice pensare per immagini, invece che per concetti: l'apprendimento di un testo avviene grazie alla memoria visiva, al ricordo d'insieme della pagina, acquisendo di conseguenza una visione generale dell'argomento, piuttosto che dei singoli passaggi. Sempre secondo queste teorie i mancini sarebbero più portati per il disegno e le attività artistiche.

Tuttavia una ricerca australiana ha dimostrato che non esiste una dominanza funzionale assoluta di un emisfero sull’altro, bensì una s. e. funzionale e una divisione del lavoro fra due parti di un organo in possesso di competenze parzialmente diverse e complementari, che normalmente contribuiscono ai processi psicologici e al controllo del comportamento unitamente, ma in modi differenziati. Nel tentativo un poco semplicistico di caratterizzare le modalità operative dei due emisferi si usano aggettivi come verbale, analitico e locale per l’emisfero sinistro, e spaziale, sintetico e globale per l’emisfero destro. Altri tentativi più estremi di attribuire ai due emisferi caratteristiche personali come la razionalità e il conformismo all’emisfero sinistro e l’intuitività e la creatività all’emisfero destro sono esagerazioni caricaturali assolutamente da evitare.

Nel 2008 la sfida per la Casa Bianca è stata combattuta con la mano sinistra. Da Barak Obama il democratico, ma anche da John McCain il repubblicano. E la cosa curiosa è che per ben quattro degli ultimi sei presidenti americani non era il destro il lato del corpo privilegiato: Bill Clinton, George Bush padre, Ronald Reagan e Gerald Ford. Gente che dal punto di vista politico ha poco in comune con Fidel Castro, Winston Churchill e il Mahatma Gandhi, però con due elementi ad assimilarli: tutti mancini e tutti grandi comunicatori.
Non è un caso. Una ricerca britannica ha dimostrato che nei mancini l’area del cervello impegnata durante un discorso è parecchio più vasta e coinvolge entrambi gli emisferi. «È ciò che si chiama linguaggio bilaterale», spiega Chris McManus, docente di psicologia allo University College di Londra. «In pratica, se i destrimani quando parlano usano soltanto l’emisfero sinistro, cioè quello naturalmente incaricato di elaborare il linguaggio, molti mancini sfruttano anche la parte destra, dominante nel loro cervello». A renderli oratori così eccezionali sarebbe proprio il fatto che i neuroni deputati alla parola sono fisicamente più vicini ad aree cerebrali come quelle che elaborano le emozioni, le immagini, i ricordi. «Questo consente alle persone mancine di avere un frasario più sofisticato, più pregnante, e un vocabolario più ampio, come evidenziato in alcune ricerche», sintetizza McManus.

Tra tutte le persone al mondo che hanno un quoziente intellettivo superiore a 140, cioè i super intelligenti, ci sono più mancini di quanto ci si aspetterebbe. Lo ha dimostrato una ricerca della St. Lawrence University di New York.
Secondo Alan Searleman, autore dell’indagine e docente di psicologia nella stessa Università, «hanno un’intelligenza più fluida e una vera e propria attitudine a risolvere i problemi». Anche se, poi, è lo stesso psicologo a confessare che «alcuni studi hanno verificato come molti mancini siano pure nelle fasce più basse del quoziente intellettivo».

Sono davvero tantissimi i mancini tra i pittori, basti pensare a Raffaello, e tra tutti coloro che per lavoro devono ricorrere alla creatività artistica: architetti, grafici pubblicitari, designer. «Potrebbe dipendere dal fatto che l’emisfero destro (dominante nei mancini) è anche la sede delle facoltà visuo spaziali e quindi chi è mancino potrebbe risultare facilitato nei compiti che prevedono il disegno», commenta Pietro Pietrini, neuroscienzato in forza all’Università di Pisa.

Secondo un’indagine condotta dal National bureau of economic research statunitense, i maschi che privilegiano la mano sinistra hanno una busta paga più ricca dei destrimani: in media di circa il 15%. Sul perché di questa disparità di trattamento economico la nebbia regna sovrana. Possibile spiegazione degli autori dello studio: visto che i mancini sembrano essere più intelligenti e creativi della media, è più probabile che occupino posti di rilievo all’interno delle aziende. A onor del vero, ci sono personaggi del calibro di Bill Gates, Robert de Niro, John Rockefeller o Henry Ford, tutti rigorosamente mancini, che alzano di parecchio la media degli stipendi.

Il 13 agosto è la giornata internazionale dei mancini.


FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .

Elenco blog Amici