sabato 2 aprile 2016

LA PERPETUA

.


Perpetua,è uno dei personaggi del romanzo I Promessi Sposi,scritto da Alessandro Manzoni tra il 1827 e il 1841; era la domestica fedele e affezionata di Don Abbondio,una donna di mezza età, che aveva passato l’età sinodale dei quarant’anni (età minima stabilita dal Concilio di Trento per le donne al servizio di ecclesiastici) ed essendo rimasta nubile,accudiva il prete alloggiando nella sua abitazione. Nei Promessi sposi è descritta come una donna decisa ed energica, pettegola e di buon senso, che rimprovera spesso il curato per la sua debolezza e viltà anche se poi hanno un rapporto basato su una sorta di ruvido affetto. Nonostante sia una donna del popolo, presenta sprazzi di saggezza e  un grezzo coraggio. La donna rimarrà vittima della peste.

Il suo nome proprio è poi diventato, per antonomasia, il nome comune che veniva usato per indicare la domestica del sacerdote.

Le prime si chiamarono Agapete, che in greco significa Dilette. Erano vergini infervorate di santo zelo che, nei primi tempi dell' era cristiana, si dedicavano al servizio degli ecclesiastici che vivevano soli, i quali ebbero così, per parecchi secoli, delle buone, brave e volenterose domestiche gratuite. Poi probabilmente ci fu qualche inconveniente, se il sommo pontefice Innocenzo II diede ordine che fossero allontanate dalle case dei sacerdoti. Dal secolo XII, quindi, cessato il regno della Agapete, ebbe inizio quello delle Perpetue (almeno così vennero chiamate dal tempo dei "Promessi sposi" del Manzoni in poi), che pure diedero occasione a diverse ordinanze pontificie, tra le quali quella che stabiliva che le serventi degli ecclesiastici dovessero avere almeno quarant' anni.



Ordinanze pontificie, cui qualcuno obbedì prendendo al proprio servizio due domestiche di vent' anni ciascuna, come ebbe ad osservare papa Benedetto XIV, il bolognese Prospero Lambertini. Hanno la loro preghiera: "Che ognuna di noi abbia per il sacerdote le vigili cure di una madre, le delicate attenzioni di una sorella, il prudente riserbo e il deferente ossequio di una ancella".
Dopo il Concilio Vaticano II è decaduto il precetto dell' "età sinodale" che, dal Concilio di Trento, stabiliva "un' età non inferiore ai 40 anni per le domestiche degli ecclesiastici". "I sacerdoti", hanno detto le convenute, "hanno fatto notevoli passi avanti nella gestione dei rapporti con il femminile". Oggi  non ci sono più limiti di età (l'età media resta comunque dai 50 anni in su) e non è più necessario il permesso del vescovo diocesano, purché l'aspirante perpetua conduca una vita "all'insegna della preghiera e della testimonianza di carità".




FAI VOLARE LA FANTASIA 
NON FARTI RUBARE IL TEMPO
 I TUOI SOGNI DIVENTANO REALTA'
 OGNI DESIDERIO SARA' REALIZZATO 
IL TUO FUTURO E' ADESSO .
 MUNDIMAGO
http://www.mundimago.org/
.
 GUARDA ANCHE


LA NOSTRA APP



http://www.mundimago.org/



Nessun commento:

Posta un commento

Eseguiamo Siti e Blog a prezzi modici visita: www.cipiri.com .

Elenco blog Amici