venerdì 13 novembre 2015

I TRE GRADI DI PROCESSO

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I tre gradi di giudizio per arrivare a una sentenza definitiva sono una prerogativa quasi esclusivamente italiana.
In Gran Bretagna dopo il processo di primo grado è possibile opporsi a una sentenza soltanto rivolgendosi all' Alta Corte, che decide innanzitutto sull' ammissibilità della richiesta in base alle motivazioni in essa contenute. Un "filtro" che riduce enormemente il numero dei processi. In via di principio, la Common law su cui si basa il sistema britannico, è contraria al principio dell' impugnabilità delle sentenze. In ogni caso, l'appello non sospende l'esecuzione della sentenza impugnata. Negli Stati Uniti in genere non si arriva al giudizio d' appello. Chi vuole ricorrere dopo la condanna in primo grado non può presentare nuove prove. Il giudizio di appello si svolge solo su "carta". Se si dimostra che le nuove prove non potevano essere presentate prima e sono decisive, la Corte d' appello può ordinare che si svolga da zero un nuovo processo.In Germania il processo d'appello è previsto sia per i processi penali che per quelli civili. L' appello è ammesso per revisioni di merito del processo di primo grado, salvo che in giudizi di "scarsa rilevanza", o per errori formali (cassazione). L' appello va presentato entro una settimana dalla sentenza penale.In Francia, basandosi su una tradizione che risale alla Rivoluzione del 1789, è ritenuto inammissibile che qualsiasi corte di giustizia possa contraddire una giuria popolare. Attualmente, dopo la condanna di primo grado in Corte d' assise, si può ricorrere solo in Cassazione.

In Italia ci sono tre gradi di giudizio: Tribunale, Corte d’appello e Cassazione, perché la pena possa essere eseguita devo essere stati fatti tutti questi gradi di giudizio (oppure che siano trascorsi i termini per proporre ricorso in appello o in Cassazione).

I processi possono essere molto di più di tre, la Cassazione può ritenere che ci siano state irregolarità nel processo di Tribunale oppure in quello d’appello; in questi casi il processo dovrà riprendere dal quel punto.

I gradi di giudizio, in realtà, sono quattro: l’udienza preliminare, dove si valuta se esistono prove a sufficienza per arrivare al processo;

è una cosa difficile da capire, se Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Pubblico Ministero hanno raccolto delle prove contro qualcuno e ci vuole un Giudice (GUP) che stabilisce che le prove raccolte non siano spazzatura o frutto di un complotto ma valide perché un altro Giudice faccia il processo e le valuti.



Il GUP a ricorre a interrogatori, perizie, riconoscimenti di persone, rogatorie, insomma tutto quello che ritiene necessario.

La cosa eccezionale è che ne caso che il GUP decida che le prove sono sufficienti per fare un processo e quindi passare la palla al Giudice del dibattimento, ordina di distruggere tutto quello che è stato fatto fino a quel momento; si chiama “garanzia di terzietà del Giudice del dibattimento”, in questo modo il Giudice del dibattimento non è in grado di capirci nulla su quello che è successo ed è costretto a ricominciare tutto da capo (interrogatori dei testimoni, rogatorie, perizie ecc ecc…), insomma due processi uguali, in tanto il tempo passa e i testimoni ricordano sempre meno dettagli su ciò che è accaduto.

La Cassazione è un giudizio di legittimità in cui non si può più giudicare sul merito dei fatti, o acquisire nuove prove. La Cassazione si limita a giudicare se sono state violate o meno le regole del processo. Tra l'altro, e checché se ne dica, le carceri italiane sono piene di disgraziati in attesa di giudizio o che a malapena hanno potuto permettersi un primo grado o un rito speciale. I riti ordinari, gli appelli e i ricorsi in Cassazione sono cose per imputati eccellenti.

Dunque in Italia si rischia di andare in carcere senza nemmeno la prima sentenza, con la c.d. custodia preventiva. Questo accade quando c'è la pericolosità sociale, il pericolo di reiterazione del reato, di inquinamento delle prove o di fuga.

Il processo civile serve a dirimere delle particolari controversie aventi come oggetto il diritto privato, è un preciso strumento giuridico. Esso si basa sui principi elencati nel diritto processuale civile e contenuti per la maggior parte nel Codice di Procedura Civile.

Esistono in Italia tre gradi di giudizio delle cause in ambito civile. Nel primo grado di giudizio la controversia viene decisa con apposita sentenza dal giudice di primo grado, il quale è competente per ambito civile e per territorio.

Nel secondo grado di giudizio c’è una sentenza davanti ad un altro giudice: si ricorre a questa eventualità nel caso specifico dell’impugnazione della sentenza in ambito civile del giudice di primo grado. Tutto questo è comunque necessario per evitare i possibili rischi di errori giudiziari.

È previsto un terzo grado di giudizio: al vertice dell’ordinamento giudiziario italiano vi è la Suprema Corte di Cassazione, che ha sede di Roma.



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