lunedì 16 novembre 2015

NOSTRADAMUS E L'ISLAM

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Le profezie di Nostradamus sono state studiate per secoli da grandi studiosi e oggi molte di queste profezie rimangono ancora un mistero indecifrabile. Alcuni pensano che ogni visione fosse come un puzzle che aveva bisogno solo dei pezzi giusti per risolverlo. Anche se gli scettici credono che le profezie di Nostradamus siano state solo pura fantasia di un medico fallito, alcuni esperti delle sue profezie sono convinti che quasi la metà di esse si sia già realizzata.

Dalla felice nazione Araba
nascerà potente la Legge Maomettana
opprimerà la Spagna, conquisterà Grenada
e più per mare alla gente Lygustique

(Lyguistique viene interpretato come “della Lingadoca”, regione francese sul Mar Mediterraneo, o come “della Liguria”)

Per la discordia negligenza Francese
sarà aperto il passaggio a Maometto:
di sangue intriso la terra ed il mar Senoyse
il porto di Marsiglia di vele e navi coperto.

Dall’Oriente verrà il Cuore Punico
Che ingannerà l’Adria e gli eredi di Romolo
Accompagnata dalla Flotta Libica
Tremare Malta e isole vicine vuotate.

L’Orientale uscirà dalla sua sede,
Passerà i monti Appennini e vedrà la Gallia:
Attraverserà il cielo, le acque e le nevi,
Ed ognuno colpirà con la sua verga.

Il Principe Libico iniquo sarà potente in Occidente
Il Franco d’Arabia verrà tanto infiammare
Sapiente in Lettere sarà condiscendente
La Lingua Araba in Francese si dovrà tradurre.

Il principe Arabo Marte Sole, Venere, Leone
Regno d’Inglese per mare soccomberà:
Verso la Persia ben presso d’un milione,
Bisanzio, Egitto ver. serp. invaderà.

Sembra che non molto lontano dall'eta' del 'Grande Millennio' 
dal cielo arrivera' un grande 'Re del Terrore' 
l'uccello da preda (gli arei dirottati) appare e offre se stesso al cielo 
(allude allo schianto sulle torri gemelle)  
a 45 gradi (la latitudine della citta' di New York) il cielo brucera'  
Istantaneamente una grande fiamma sparsa saltera'  
Il Re (Bush) dai nemici si vedra' espugnare  
Vorra' entrare nella Citta' Nuova (New York City) 
Ma sara' fuori, lontano dai nemici egli restera' 
la Citta' Nuova (New York City) medita vendetta 
Prima e dopo la guerra regnera' con grande prosperita' 
(allude alla vittoria degli USA contro i fondamentalisti, 
e al periodo di pace che seguira')  
Dopo l'incendio gli entrati usciranno dalle loro tombe 
(allude al crollo delle twin towers,e al recupero delle vittime)  

Al compimento del grande numero settimo, 
Apparirà al tempo dei giochi d'Ecatombe, 
Non lontano dalla grande età del millennio, 
Che gli entrati usciranno dalle loro tombe. 

L'anno millenovecentonovantanove e sette mesi, 
Dal cielo verrà un grande Re del terrore: 
Resusciterà il grande Re d'Angolmois, 
Prima e dopo Marte regnerà per buon ora. 

Cinque e quaranta gradi cielo brucerà 
Fuoco s'avvicina alla grande città nuova 
Istante grande fiamma sparsa salterà 
Quando si vorrà dei Normanni fare prova. 

A città nuova pensoso per condannare, 
l'uccello da preda al cielo si viene a offrire: 
dopo la vittoria perdona i prigionieri, 
Cremona e Mantova grandi mali soffriranno. 

Il Re' vorra' enrare nella citta' nuova, 
Dai nemici si vedra' espugnare, 
Liberato il prigionerio, falsamente parlera' e perpretera', 
Il Re sara' fuori, lontano dagli nemici restera'.

Michel de Nostredame, che in seguito mutò il suo nome latinizzandolo secondo il costume del tempo in Nostradamus, nacque a Saínt Remy in Provenza, nell'anno 1503, il giorno 14.Dopo un'infanzia dedicata allo studio delle lingue latina, greca ed ebraica, comincio' ad approfondire i suoi studi di matematica applicata all'astrologia, sotto la guida esperta dei dotti nonni.




Quando l'adolescente raggiunse l'età prescritta venne inviato ad Avignone per completare i suoi studi in lettere e in seguito, avendo deciso di dedicarsi alla stessa professione dei nonni, si iscrisse all'università di Montpelier che, oltre ad essere la più famosa facoltà medica di Francia, era a tutti nota per lo spirito liberale dei suoi docenti.

In quel tempo, con rapidità fulminea, si diffuse in tutta l'Europa il tremendo flagello della peste bubbonica e l'imberbe studente si prodigò a soccorrere i colpiti accompagnando i suoi maestri ovunque il loro intervento fosse richiesto.
La sua fama di guaritore inizia in questo periodo.Molte delle sue guarigioni vengono considerate 'miracolose'; ed e' per questo motivo che, una volta tornato in patria, viene accolto da una folla calorosa.

Dopo la laurea in medicina, riprende a viaggiare, ed e' proprio in Italia che manifesta le sue doti di veggente e di profeta.
Il fatto avvenne nei pressi di un piccolo villaggio sulla via che conduce alla città dei Dogi, dove un cavaliere vestito a lutto arrestò la sua cavalcatura sul ciglio della strada onde permettere ad una schiera di frati, che avanzava processionalmente. d'inoltrarsi nell'abitato. Immobile come una statua, profondamente assorto nei suoi pensieri. il sopraggiunto sembrava non vedere neppure ciò che stava accadendo quando, riscuotendosi dal suo apparente torpore, balzò improvvisamente di sella ed incurante del polverone che ricopriva la carreggiata s'inginocchiò reverente ai piedi di un fraticello che arrestandosi, tutto confuso, provocò lo scompiglio nell'ordinata processione. Dopo aver ottenuta la benedizione che con tanta umiltà aveva implorata, Nostradamus rispondendo alle domande che gli altri frati ed i superiori sbalorditi da un simile inadeguato omaggio insistente mente gli rivolgevano. a sua volta chiese:" Non avrei forse dovuto inginocchiarmi innanzi a chi siederà sul trono di Pietro? ".
Pure se in perfetta umiltà, come si addice ad un seguace di San Francesco, il frate Felice Peretti doveva conservare nel suo cuore la strabiliante predizione che l'ignoto viandante gli aveva fatta.

Divenuto cardinale di Montalto e le probabilità che il vaticinio si avverasse non essendo più così remote, anche gli altri confratelli che avevano assistito allo straordinario incontro certamente si ricordarono della predizione e ancor più l'incredibile avvenimento non fu dimenticato quando nel 1585 Felice Peretti, assunto il nome di Sisto V, divenne Papa.
Dopo un periodo di meditazione e raccoglimento trascorso nell'abbazia di Orval, nel 1547 si stabilisce definitivamente a Salon, dove si sposa per la seconda volta con una certa Anna Ponsard, dalla quale ebbe sei figli.
In questo periodo scrive i suoi libri piu' famosi, contenenti le oscure previsioni sul futuro del mondo.
Muore a Salon il 2 luglio del 1566,all'eta' di 62 anni.




Le profezie di Nostradamus per gli anni 2000, 2010, 2025, desunte dall'interpretazione di numerose quartine riportate in diversi libri.

-Periodo di sconvolgimento politico-economico in Occidente:

-Crisi economica generale
 Conquista del potere da parte di gruppi fondamentalisti islamici in Maghreb
 Riorganizzazione economica e militare della Russia
 Israele vittima di incessanti attacchi da parte Palestinese e di altri stati Arabi,perdite di territori
 Fine dell'alleanza tra Russia e paesi Arabi
 Continue crisi economiche in Asia e in Giappone
 Crescita dei gruppi estremistici in Francia.Escalation di violenze in tutto il paese
 Drammatica crescita di disoccupati in tutto il mondo

-Dichiarazione della terza guerra mondiale
 Il fronte orientale, rappresentato dall'alleanza Russo-Araba, invade l'Europa
 Violente battaglie in Francia,specialmente nel Sud
 Impressionanti cataclismi di origine metereologica
 Notevoli difficolta' economiche impediscono il rifornimento di cibo e medicinali nelle aree depresse del mondo
 Forti ondate migratorie in direzione dell'America e dell'Oceania
 Migrazione del Papa,alla fine del suo pontificato

Sul  settimanale Azione del 17 agosto 1995 Edgardo Bartoli aveva dedicato un articolo a Nostradamus, soffermandosi fra l’altro su ciò che il celebre nostradamologo romeno, Vlaicu Ionescu, aveva rivelato in un’intervista-libro alla giornalista francese Marie-Thérèse De Brosses. Scriveva Bartoli citando l’esperto romeno: “un’imponente invasione islamico-asiatica devasterà l’Occidente e distruggerà Gerusalemme; l’America interverrà, seppure con ritardo, ma poi precipiterà nella rovina più totale a causa del suo eccessivo attaccamento alle ricchezze di questo mondo. Un piccolo dettaglio : nel bel mezzo di questi avvenimenti, l’Italia sarà devastata da una rivoluzione”.
In Europa (in particolare Roma, quale centro della cristianità, Parigi e Londra )  vi sarà una serie di attentati terroristici di matrice islamica che - con  40-50 milioni di musulmani presenti sul Continente e destinati secondo qualche esperto a diventare almeno 70 entro il 2025 a seguito della fortissima pressione migratoria dai Paesi islamici che l’Europa non riesce ad arginare e in alcuni casi addirittura favorisce - provocheranno un’ondata di razzismo che  qua e là potrebbe sfociare in guerre civili . E allora, quando ad andarci di mezzo saranno tutti i musulmani, senza distinzione fra moderati e non moderati,  i fans del multiculturalismo ed i difensori di burqa e minareti si renderanno conto di essere loro i principali colpevoli di quanto avvenuto e capiranno magari il senso delle parole del politologo Giovanni Sartori, che, sul Corriere della Sera del 10 gennaio 2005, spiegava perché l’integrazione dell’islamico nelle società modernizzate “diventa più difficile che mai”. “La variabile islamica alla sua intensità massima – scriveva Sartori – produce l’uomo-bomba, il martire della fede che si fa esplodere, che si uccide per uccidere ( e che nessuna altra cultura ha mai prodotto)” e pur ipotizzando che a questo grado di fanatismo religioso arrivano solo uno o due musulmani su un milione “tanto può bastare per terrorizzare gli infedeli e al tempo stesso per rinforzare e galvanizzare l’identità fideistica (grazie anche ai nuovi potentissimi strumenti di comunicazione di massa) di centinaia di milioni di musulmani che così ritrovano il proprio orgoglio di antica civiltà”. Sartori non è Nostradamus, ma siccome al contrario di tanti altri sa usare il cervello per giudicare i fatti , già una decina di anni fa aveva previsto e spiegato i meccanismi che oggi hanno portato migliaia di giovani musulmani nati in Europa ad arruolarsi nel sanguinario esercito islamista antioccidentale e anticristiano che a cavallo fra la Siria e l’Iraq  ha proclamato  la creazione di un Califfato destinato, nei piani dei suoi ideatori, a espandersi in  tutto il mondo.




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