Sin da piccoli si rimane stupiti davanti a chi con abilità a dir poco magiche riesce a dare vita a storie incredibili utilizzando le mani e una luce, proiettando su di un muro bianco le Ombre Cinesi.
Non ci vuole molto per farlo ma forse non tutti conoscono le loro origini… Le ombre cinesi, come dice il nome, nascono più di 2000 anni fa in Cina o Indonesia (non si conosce la vera origine geografica) ed erano uno spettacolo teatrale che prendeva vita su carretti ambulanti che viaggiavano attraverso i paesi. Erano presenti alle feste di paese, alle feste importanti e all’inizio erano soprattutto usate in cerimonie religiose. Il teatro delle ombre cinesi intratteneva bambini e adulti che attraverso uno schermo bianco potevano ammirare una storia raccontata attraverso le ombre.
Le immagini apparivano più grandi di quello che erano in realtà, questo grazie ad una potente fonte di luce e alla distanza o meno dell’artista dallo schermo.
All’epoca le ombre che veniva proiettate nel teatro con l’ausilio di figure in legno che rappresentavano marionette finemente lavorate, quasi a sembrare di pizzo, la leggenda vuole che l’imperatore cinese Wu-Di vissuto dal 140 all’85 a.C. si rianimò dalla perdita della sua amata, solo dopo che una statua simile a lei venne fatta intagliare dall’artista Shaowong e quando i suoi eunuchi la proiettarono sulle tende della sua camera l’imperatore si senti risollevato immaginando che lei fosse tornata per lui.
L'antica arte cinese è, poi, stata esportata in tutto il mondo e, al giorno d'oggi, con ombre cinesi si indicano, in generale, tutte le ombre che vengono proiettate attraverso l'uso delle mani o di ritagli di carta o cartoncini.
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