domenica 27 dicembre 2015

LE DONNE URLATRICI

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Sei mesi di reclusione. E' questa la condanna che si è visto affibiare un quarantaduenne di Limena, in provincia di Padova, "colpevole" di essere troppo bravo a letto.

L'uomo, infatti, è finito a processo per colpa delle sue prestazioni sessuali: la sua partner, durante l'amplesso, urlava talmente forte che nessuno, all'interno del condominio, riusciva a chiudere occhio.
Insomma una specie di "tu Jane io Tarzan"

Così che i vicini di casa hanno deciso di procedere per vie legali e denunciare l'uomo per stalking di condominio. Finito alla sbarra, ha tentato di difendersi: inutilmente, tanto che ora, su di lui, pende una condanna per disturbo della quiete notturna.

Secondo un recente studio pubblicato sull'Archives Of Sexual Behavior, i gemiti, le urla e tutto ciò che di sonoro emettiamo durante l'amplesso sarebbero del tutto dissociati dall'orgasmo, dal piacere.
Lo studio rivela che scientificamente le donne durante la performance sessuale esagererebbero e, addirittura, reciterebbero urlando, ansimando e quant'altro.

Gli scienziati definiscono la “simulazione sonora” messa in atto dalle donne: “manipolazione”. Il gentil sesso attraverso questa “tattica” indurrebbe l'uomo a fare ciò che vorrebbe e, dunque, a dar loro maggiore piacere.

Ma, al di là delle spiegazioni “scientifiche”, perché urliamo nel sesso? Le risposte sono varie: gemere e urlare sono atti liberatori, oppure semplicemente ci eccita farlo e, sappiamo bene, che eccita moltissimo i maschietti.

Un'altra ragione plausibile è quella di inventarsi ogni volta un film pornografico tutto nostro. Sì, perché i film a luci rosse, che tanto piacciono agli uomini, sono conditi di belle attrici che urlano come ossesse e tutto questo è vivo nell'immaginario erotico maschile e, negli ultimi decenni, anche in quello femminile. Perché, dunque, non imitare le pellicole hard, che rappresentano il sesso rumoroso, se hanno così tanto "successo"?

I gemiti e le urla di piacere sono visti dal senso comune come un vero e proprio istinto. Alcune ricerche scientifiche dimostrano che non esiste alcuna correlazione tra l’orgasmo femminile e il suo tono di voce. Le donne particolarmente rumorose a letto sono le più generose e compiacenti, ed esprimono a gran voce il proprio piacere per stimolare il partner nelle prestazioni. Quando l’uomo gode, la donna strilla forte.
Alcuni studi hanno definito la “simulazione sonora” messa in atto dalle donne: “manipolazione”. Questa “tattica” indurrebbe l'uomo a fare ciò che vorrebbe e, dunque, a dar loro maggiore piacere. Ma, al di là delle spiegazioni “scientifiche”, perché le donne urlano? Le risposte sono varie: gemere e urlare sono atti liberatori, oppure semplicemente eccita le donne (e gli uomini). L’immagine dei rapporti sessuali tra partner assume ogni giorno connotati sempre più artificiosi, ma il lecito sospetto è che forse non sia tutto

Circa l' 80% delle donne mugolano durante il sesso e non perché abbiano un orgasmo, ma per incoraggiare i loro partner. Per farla breve: per dare una spinta, le donne simulano.
Questo allora dovrebbe significare che non provino piacere? Che Mentano? Che Manipolino gli uomini per gonfiare il loro ego?

Le Bionde sono stupide, i Gay hanno una voce effeminata, gli Amanti finiscono per rassomigliare? Ma la domanda più inquietante del suo lavoro rimane quella sulle grida, gemiti e bramosia: Perché? Mentre gli uomini sono concentrati, a denti stretti (o con la bocca occupata), le donne pensano a fornire la colonna sonora dell'azione, degna di un film di Hollywood. Un vero concerto di vocalizzi

Prima ipotesi, da scartare subito: le donne godono più degli uomini, fino al punto di perdere il controllo? "L'attività cerebrale è stata misurata durante l'orgasmo" dice Antonio Fischetti, "ma non c'è nulla che suggerisca che l'orgasmo sia più forte in un sesso piuttosto che nell'altro.

"Seconda ipotesi, anche questa da scartare, le grida delle donne sarebbero reazioni riflesse, di origine fisiologica, assimilabili ad una valvola di sicurezza. In breve: il grido della donna in crisi di piacere, sarebbe simile a quello della sirena quando si avvicina un bombardamento. Plausibile, direbbe una persona ' ... madonne mamm' in perfetto slang locale.

Terza ipotesi, più seriosa: forse che le donne sono più rumorose perché educate ad esprimere le proprie emozioni?

Sì, certo, "ma altre spiegazioni sono state anche avanzate." Nel 2011, due ricercatori in psicologia, Gayle Brewer (Università di Lancashire) e Colin Hendrie (Università di Leeds) hanno chiesto a 71 donne eterosessuali, di età compresa tra 18-48 anni, di rispondere ad alcune domande personali: Che tipo di suoni emette durante l'amore? Ringhio, grugnito? Rantoli respiratori, ansimando? Guaiti acuti, urla? Parole? A che ora si fanno questi suoni? Avete un orgasmo? Se sì, in quale momento?



Il risultato di questa ricerca su FCV ("vocalizzazione della copula femminile"), pubblicato negli Archives of Sexual Behavior, ha trovato che le donne non fanno necessariamente rumori quando realmente provano piacere. Il 66% di loro dichiara di 'rantolare' per indurre l'aumento dell'orgasmo del partner. L'87% dichiara che cominciano a "vocalizzare" per migliorarne la fiducia. In breve: le donne emettono rantoli più per "influenzare" l'uomo che per manifestare l'intensità del piacere.

Nel loro studio, Brewer e Hendrie dicono che "manipolando il comportamento maschile la femmina se ne avvantaggia". Alcune donne ammettono che in realtà emettano i suoni al fine di favorire la conclusione del partner, così che lui finisca quella storia velocemente, vuoi anche per terminare una penetrazione dolorosa se non addirittura noiosa. Ma gli intervistati, la stragrande maggioranza, bisogna dire, che davvero godano durante l'amplesso. Se miagolano o grufolano, o rantolano, questo non è un escamotage per accelerare l'atto sessuale. Al contrario. Questo è modo per guidare il proprio partner o stimolarlo con la voce, come fanno i fantini ... e, quindi, Inversione dei ruoli per un curioso scherzo del destino, le risposte di questo studio mostrano che in Occidente non è l'uomo che conduce il gioco "Le grida sono un mezzo, più o meno consapevole per manipolare l'eiaculazione", dice Antonio Fischetti, che galantemente aggiunge:

"Le grida di piacere sono l'espressione del potere femminile nella sessualità".

Se ne deduce che tutte le donne cercano di prendere il sopravvento utilizzando una tattica 'sleale', se crediamo allo studio di Gayle e Hendrie, il 92% delle intervistate afferma di vocalizzare perché è il loro modo di "partecipare" in questa emulazione reciproca che è l'amplesso. Il gemito di piacere fa parte dei preliminari, è un eccitante. All'inizio di un rapporto, il grido delle donne potrebbe quindi essere tradotto come "Go baby, go" (muuvete, loc.). Esso aiuta a stimolare l'altro, ma anche a predisporre sè stesse ... Quando le donne si lamentano, insomma, non fanno finta: sollecitano, provocano, invitano, riscaldano l'atmosfera e, alzando la tensione di una tacca, si preparano, per autosuggestione, alla perdita di senso che le loro grida prefigurano. Poi, quando si appropinqua l'orgasmo, molte di loro si tacciono e si ritirarono per ascoltare il tremore interno, taciturne, silenziose, pochi istanti prima di esplodere improvvisamente, lanciando alcune urla piuttosto sonore. Queste grida finali sono generalmente autentiche, anche se la componente psicologica gioca un ruolo molto importante, in questo bouquet di sonorità finali.

Sono in gioco i nostri cervelli ai quali va concesso un minimo di fasto, quello splendore drammatico per la piena e completa soddisfazione.

Se dobbiamo credere a coloro che amano 'gridare', quando si trattengono dal farlo, al momento dell'orgasmo, dicono che il loro piacere è molto meno forte. Alla smodatezza dell'eiaculazione sonora, le donne annettono un elemento in più, simbolico, del respiro espulso: quando gridano, fanno vibrare tutt'intorno a loro, così proiettano fuori energia, come nelle arti marziali, come una bomba preceduta da scosse ... L'urlo che uccide.
Nel 2009, uno studio condotto da Charlene Muehlenhard, professore di psicologia presso l'Università del Kansas, assimilava gli effetti sonori durante il sesso ad una sorta di dialogo in un film. Uomini e donne seguono un copione in amore.
"L'uomo deve far godere la donna e la qualità dell'orgasmo femminile lo rassicura sul suo valore come amante".
Spiegazione un po 'corta', naturalmente, solo in attesa di essere completata. Le donne non sono solo infermiere, sempre al servizio di un ego maschile deficitario, da rassicurare, coccolare e ingannare ...
No, le donne non sono altruiste fino a questo punto. Esse non si affacciano, semplicemente, sulla sessualità. Le grida di incoraggiamento le aiutano le condizionano e rendono più disponibili al piacere.

Ogni donna produce una propria espressione vocale che fa da sfondo musicale al rapporto sessuale. La modulazione alterna parole, mugolii, gemiti e sospiri nella fase iniziale per terminare con acuti, grida e in rari casi mugolii a denti serrati.

Alcuni sessuologi americani, hanno suddiviso le donne in:
URLATRICI che, solitamente, si esprimono molto durante tutto il rapporto; il loro godimento parte dalla punta dei piedi, sale fino al cervello e si diffonde in tutto il corpo. Alla fine sono come quei giocatori di tennis che ad ogni colpo tirano fuori l’anima.
SILENZIOSE sostengono che più si blocca la respirazione e l’orgasmo viene trattenuto, maggiore è il godimento e la sua intensità.
Tuttavia, ci sono anche donne alla dottor Jeckyll-Mr. Hyde, definite INFEDELI, e sono quelle che in compagnia del fidanzato fisso usano moine e cinguettii, mentre se si trovano in compagnia di amanti occasionali sono più aggressive e urlatrici.
E alla fine ci sono le TEORICHE della mezza misura: ansimano, mordono, graffiano e parlano chiedendo ciò che desiderano a viva voce, ma senza esagerare!
Dopo vari sondaggi e interviste si può dire, che le donne più immature sono riservate e silenziose perché si vergognano, mentre le più esperte sono spontanee e si lasciano andare ad un godimento plateale.
Alcuni sostengono che le more fanno gemiti più profondi, mentre le bionde più acuti.
Rimane il fatto, comunque, che l’urlo è considerato il topos della soddisfazione erotica femminile ed è sempre al centro di storie e leggende metropolitane.

Per molti maschi l’urlo è la spia rivelatrice della loro abilità sotto le lenzuola ed è anche fonte di eccitazione. Sono tutti comunque più o meno consapevoli che una donna può barare con grida e gemiti come in “ Harry ti presento Sally”, e sostengono di essere in grado di riconoscere i segnali giusti anche senza eccessive manifestazioni sonore. Dicono che la voce è roca, calda, leggermente impastata…si allargano le narici e le donne si avvinghiano al corpo maschile in maniera disumana.

A volte poi sono gli uomini stessi che capiscono quando incitare la donna ad urlare.
Ci sono poi i maschi che invitano i consimili a far godere una donna baciandola e impedendole di urlare; in questo modo cercherà l’aria, si divincolerà dall’uomo e dalla sua bocca…ma godrà moltissimo.


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