Nel matrimonio secondo il rito religioso è usanza che le fedi vengano portate all'altare dal testimone o da un bambino detto paggetto, legate ad un cuscino di pizzo dove il celebrante le benedice prima dello scambio.
Secondo diversi costumi, l'anello nuziale è l'ultimo di una serie di regali che si scambiano gli sposi in segno di giuramento prima di unirsi nel matrimonio; tra questi doni è compreso l'anello di fidanzamento.
Perfezione, continuità, eterno ritorno. Non sono certo banali i significati che si nascondono dietro la fede nuziale. L’atto dello scambiarsi le fedi non fa parte solo di un’abitudinaria ritualità della cerimonia matrimoniale che è andata affermandosi nel tempo, bensì racchiude qualcosa che è molto di più di un semplice gesto routinario. Vi è dietro infatti un simbolismo particolare, speciale, che nella storia ha accumunato diversi popoli e differenti culture, che trovavano un punto di raccordo proprio nel simboleggiare gli anelli nuziali. Indossare l’anello nuziale è una delle usanze più antiche e universali: quando due persone si sposano formano un’unità completa, indissolubile e il cerchio della fede simboleggia proprio questo: l’anello, infatti, è simbolo di completezza e segna il momento in cui la vita di una persona si realizza. Un simbolismo per niente banale. Perfezione, continuità, eterno ritorno, appunto.
La storia delle fedi nuziali è legata a quella più generica di "usare" gli anelli come simbolo di un qualcosa. Gli antichi egizi , ad esempio, saldavano agli anelli dei sigilli raffiguranti scarabei e geroglifici, mentre i greci indossavano cerchietti d'oro con cammei o incisioni. Presso gli antichi romani l'uso di questi monili era regolato dalla legge: gli anelli dei cittadini liberi erano d'oro, quelli degli schiavi liberati d'argento e quelli degli schiavi di ferro.
Anche i cristiani ben presto presero l'abitudine di utilizzare questi gioielli e dal Medioevo in avanti venne adottata la pratica della consegna di un anello a re e vescovi durante la cerimonia di incoronazione o consacrazione.
Per tradizione, i pontefici ricevono tuttora il cosiddetto "anello piscatorio", raffigurante la barca di san Pietro contornata dal nome del Papa. L'anello, utilizzato per sigillare le epistole papali, viene spezzato alla morte del pontefice.
La popolarità di questo tipo di ornamento raggiunse il culmine nel XVI secolo, periodo in cui si amava indossare su ciascun dito uno o più anelli, dotati di sigillo o più spesso impreziositi da pietre.
Gli anelli nuziali e di fidanzamento hanno origini molto antiche. L'anello compare infatti già in epoca barbarica, dove per suggellare la promessa d'amore le coppie si scambiavano un' anello in segno di fedeltà.
Nell' epoca Romana si distinse l' anello di fidanzamento, detto "anulus pronubus", che serviva a suggellare la promessa di matrimonio, dall'anello nuziale, detto invece "vinculum". Il vincolum romano, fatto di ferro (raramente d'oro o d'argento) inizialmente veniva indossato solo dai maschi, ma presto venne esteso anche alle donne. Le matrone romane sfoggiavano fedi nuziali cui era talvolta applicata una piccola chiave, segno della loro autorità nella famiglia.
La consuetudine, sia maschile che femminile, di indossare un anello dopo il matrimonio si affermò del tutto solo a partire dal XVI secolo, mentre l'abitudine di incidere i nomi degli sposi e la data delle nozze all' interno di questo risale al Settecento. L'uso dell'oro come materiale, al posto del ferro, per la fabbricazione delle fedi, si deve all'influenza cristiana, per cui l'oro e da sempre simbolo di eternità.
A questa simbologia è doveroso affiancare il gusto personale degli sposi, molto spesso infatti la scelta cade su fedi non propriamente in oro giallo ma bianco, oppure intrecciate o ancora con l'aggiunta di una pietra che, secondo la tradizione, "rompe" la perfezione sferica.
Oggi si usano sempre di più le fedi in acciaio per il semplice fatto che questo materiale è assolutamente anallergico, non cambia colore nel tempo, molto bello da vedere e non per ultimo per il suo basso costo.
Se agli sposi e concesso di scegliere il tipo di fede, lo stesso non si può dire in merito al "dove indossarla": la fede va messa all'anulare della mano sinistra. L'usanza dell'anulare ha due diverse origini: la prima deriva probabilmente da un antico rito della Liturgia Cattolica, quando il celebrante, toccate le prime tre dita della mano sinistra dice : " nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo..." mettendo, poi, l'anello, così benedetto, nel quarto dito della mano degli sposi. La seconda spiegazione è più romantica, dall'anulare passerebbe la "vena amoris" (vena dell'amore) che da lì porta direttamente al cuore.
In realtà presso molte culture del Nord Europa sembra che la fede venga messa nella mano destra, mentre in Inghilterra in passato la fede veniva indossata sul pollice. Stessa cosa in alcuni paesi dell'America Latina, in cui la fede viene portata all'anulare della mano destra.
La fede pesa solitamente dai 3 g ai 16 g e può essere realizzata in differenti modelli:
Classica, tonda e smussata.
Francesina, sottile e leggermente bombata.
Mantovana, più alta e più piatta e di solito più pesante.
Etrusca, piatta e decorata da scritte beneauguranti.
Sarda, decorata come un pizzo chiacchierino. In Sardegna si usava anche, come anello di fidanzamento, "su maninfìde" (mani nella fede), in cui al posto del castone erano raffigurate due mani intrecciate, talvolta con un cuore al centro.
Platino, molto rara e costosa e quindi poco usata.
Bicolore, constituita da due cerchi intrecciati di oro giallo e bianco.
Tricolore, costituita da tre cerchi intrecciati di oro giallo e bianco.
Unica, con incastonato un diamante.
Ossolana, proviene dalla Val d'Ossola, è l'espressione più significativa dell'antica tradizione orafa della zona. Essa riporta quattro simboli caratteristici: la stella alpina (che raffigura la purezza), il grano saraceno (che raffigura la prosperità), i nastri intrecciati (simbolo della perpetuità dell'unione) e le mezze sfere (augurio di prolificità).
Ebraica, in filigrana smaltata con decorazione di perline.
Umbra, con l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori.
Sono davvero molti gli aneddoti e le curiosità che si nascondono dietro l’affascinante universo delle fedi nuziali, in particolare per la peculiari rappresentazioni simboliche che nel corso della storia hanno avuto. Le più comune rimandano alla figura del cerchio, all’infinito senza inizio e senza fine, simbolo di eternità e perfezione; a questo riguardo si tramanda, per esempio, che nei tempi più antichi, durante le cerimonie nuziali, veniva tracciato in terra intorno alla coppia che andava sposandosi un cerchio, in segno di buon augurio; cerchio che poi nel tempo sarebbe diventato la fede. Secondo una tradizione medioevale, invece, la futura sposa per garantirsi un amore duraturo ed eterno, intrecciava un suo capello ed uno del suo amato attorno ad un anello con diamante; lo portava sul cuore per nove giorni per poi alla fine donarlo al futuro marito. Curioso, poi, come si è arrivati a decidere di portare l’anello sull’anulare, il quarto dito della mano: anche qui ci sono diverse origini. Nella cultura degli antichi Egizi, per esempio, l’usanza di portare l’anello all’anulare, era ascrivibile alla credenza secondo la quale proprio in questo dito ci fosse la cosiddetta “vena amoris”, una vena che si credeva conducesse direttamente al cuore. La cultura cristiana offre, invece, una spiegazione prettamente religiosa: l’anulare sinistro era, infatti, il dito a cui arrivava il sacerdote dopo aver toccato le prime tre dita invocando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Più popolare e, se possibile, ancora più particolare è questa leggenda, di origine orientale: secondo la tradizione cinese, ogni dito della mano rappresenta una figura familiare della nostra vita. Il pollice i genitori, l’indice i fratelli, il medio noi stessi, l’anulare l’altra metà e il mignolo i figli. Unendo specularmente le mani, con i medi piegati, si potrà notare che tutte le dita possono essere staccate a eccezione degli anulari. L’interpretazione che viene data a tutto ciò è semplice: l’unione con l’altra metà è indissolubile e per questo motivo le fedi nuziali vengono indossate sugli anulari.
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