Wicca è un termine mutuato dall'inglese antico, nel quale wicca e wicce sono traducibili rispettivamente con stregone e strega, ovvero praticanti della stregoneria, intesa come definizione collettiva di una serie di culti misterici ed esoterici, che si presume fossero segretamente diffusi nel Medioevo.
Risalire all'origine dei lemmi wicca e wicce dell'inglese antico è arduo. Rosemarie Lühr ne riconnette le radici a wigol (profetico) e wiglian (divinare), connessi con il basso tedesco medio wichelen (incantare) e wicker (incantare o incantatore, indovino) e suggerisce un legame anche con il protogermanico wigon, geminato in wikkon. La forma base si pensa fosse wicce, derivata da wikkae, prodotto dal protogermanico wikkon.
Wicca e wicce passarono nell'inglese medio attraverso wicche che, originariamente sia maschile sia femminile, in seguito divenne solo femminile per lasciare spazio a wizard e warlock, le forme maschili. Di qui furono all'origine delle parole dell'inglese moderno witch (strega) e witchcraft (stregoneria) apparse nel XVI secolo.
Un'etimologia alternativa suggerisce una derivazione dal verbo wiccian, a sua volta mutuato da wikkija. La radice protoindoeuropea, da cui si pensa siano discesi tutti questi lemmi, è wic- o weik- (letteralmente separare, dividere, piegare o dare forma). L'American Heritage Dictionary suggerisce invece una mutuazione da weg- (essere vitali), derivato dall'ancestore protogermanico wikkjaz. Walter William Skeat ha infine individuato una probabile etimologia nel protoindoeuropeo weid- e nell'inglese antico wita (letteralmente uomo saggio) e witan (conoscere), considerandoli una corruzione dell'ancestrale witga.
William Bennett ha proposto una possibile etimologia dal protoindoeuropeo nelle due radici weik- e wek-, che hanno germinato molteplici significati: scegliere (con preciso riferimento alla vittima sacrificale (latino vic-tima), indicata da un potere soprannaturale) e parlare (latino vox, voce, e hindi vacanà, parola). Gran parte degli studi moderni rifiutano quest'ultima proposta e l'origine dei termini wicca e wicce continua a essere oscura.
Gerald Gardner nei suoi libri usa il termine wica, in seguito sostituito dal più antico e corretto wicca, per indicare non la religione, bensì la comunità dei praticanti (i wica, sostantivo collettivo, nel senso di saggi, sapienti). La religione era invece indicata da lui come Witchcraft (stregoneria, un termine ancora in uso in alcune circostanze), con l'iniziale maiuscola per distinguerla da altre forme più generiche di stregoneria. Gardner chiamava i singoli praticanti witch (strega) e wizard o warlock (stregone). Nei primi decenni dopo la morte di Gardner quindi il termine maggiormente in uso per indicare la religione fu semplicemente e propriamente "Witchcraft", ma con il passare del tempo, per evitare confusione con altre pratiche magiche, trovò stabile diffusione il termine wicca. Fu in particolare l'ultilizzo del termine negli anni '70 da parte di alcuni Alexandriani come Stewart Farrar a dare l'avvio al suo utilizzo come lo conosciamo oggi. Studi più recenti da parte di Ethan Doyle White hanno confermato questa ricostruzione dell'uso del termine da parte di Gardner ed ulteriormente approfondito l'evolvere dell'uso della parola wicca.
Questa scelta del termine fu imposta soprattutto in America, permeata da spirito puritano, dove un termine come wicca pareva più neutro, anziché witchcraft, che invece conteneva in se' connotati che potevano essere percepiti come negativi dal resto della società. Il termine wicca si impose e diffuse poi a partire dagli anni '80 soprattutto grazie alla pubblicazione di molti libri, che diventarono presto dei best seller a livello internazionale. Alla stessa maniera la pronuncia di wicca con la "c" dura (come una k) anziché dolce come in witch o witchcraft, come sarebbe stato etimologicamente più corretto, fu imposta sempre dall'America per mettere così maggiore distanza e differenziazione rispetto alla stregoneria.
L'aggettivo e aggettivo sostantivato wiccan che, sul modello di christian (cristiano), confucian (confuciano), ecc. indica il praticante della wicca, è mutuato dall'inglese antico, nel quale era il plurale sia di wicca sia di wicce.
Spesso, quando sentiamo o leggiamo il termine "wicca", siamo portati a pensare che si tratti di un qualche culto misterioso, legato per lo più a pratiche occulte oscure e al satanismo.
Questo fraintendimento ha origini antiche ed è legato al periodo medievale della caccia alle streghe, quando la Chiesa cattolica cercò di sradicare i culti e le tradizioni pagane ancora circolanti in Europa associandoli al culto del Male.
In realtà, la religione Wicca (perchè di religione si parla, con congreghe, rituali e milioni di adepti in tutto il mondo) è incentrata sul culto della natura, dei suoi cicli e della vita stessa, dove non esistono regole imposte dalla divinità. Ognuno è libero di seguire i propri sogni e aspirazioni, con l'unica e inscindibile clausola di non fare del male al prossimo.
Si basa principalmente su antichi culti sciamanici, sulle antiche religioni animiste e sulle credenze druidiche, con alcuni richiami alle filosofie e alle religioni orientali.
Colui che ha dato origine alla wicca moderna è stato Gerald Gardner, ex funzionario inglese, che nella metà degli anni '50 pubblicò una serie di libri dove esponeva i principi fondamentali di questa religione.
Da allora si sono formate diverse tradizioni, tutte legate al nucleo originario esposto da Gardner, ma arricchite da diverse influenze.
Sempre nel Regno Unito, accanto alla wicca gardneriana, si è formata la corrente alexandriana, da Alex Sanders, iniziato da Gardner stesso. Si discosta molto da quella del maestro e all'inizio erano in contrasto, ma di recente le due correnti si sono riconciliate anche grazie a Vivianne Crowley, sacerdotessa iniziata a entrambe le tradizioni.
Con l'arrivo nel nuovo continente, la wicca ha subito ulteriori frammentazioni e oggi le correnti americane sono davvero innumerevoli. Alcune correnti si sono organizzate in vere e proprie Chiese e oggi negli Stati Uniti la wicca è una delle religioni riconosciute dallo Stato, così come anche nel Regno Unito e in Irlanda. Altre correnti, invece, hanno preferito rimanere al livello di piccola comunità.
Anche in Italia si sono formati alcuni gruppi, soprattutto nel Nord (a Milano è stato fondato il Tempio della Luna), ma la Wicca viene praticata soprattutto a livello individuale. Spesso, infatti, i wiccan italiani preferiscono non rivelarsi pubblicamente, a causa del forte pregiudizio che ancora c'è nel nostro Paese.
Oggi questi pregiudizi si stanno ridimensionando grazie ai libri pubblicati da scrittori come l'americano Scott Cunningham.
Le congreghe in cui i wiccan si riuniscono si chiamano coven e non sono riunite e strutturate secondo una gerarchia, ma indipendenti le une dalle altre, anche se collegate tra loro.
Le divinità che vengono venerate sono all'interno della natura stessa e sono formate da due principi opposti e complementari: la Dea (Dea Triplice o Dea Madre) e il Dio (o Dio cornuto).
La Dea Madre è legata alla terra e alle tre fasi della vita della donna (giovinezza, maturità, vecchiaia), così come alle tre fasi lunari (crescente, piena, calante);
il Dio cornuto è legato ai boschi, agli animali e alla sessualità.
Tutto ciò che esiste è formato dai 5 elementi fondamentali (aria, acqua, fuoco, terra, spirito), che sono rappresentati attraverso il simbolo del pentacolo all'interno di un cerchio.
Per quanto riguarda i riti, invece, ogni coven può decidere quali svolgere, anche in base alla corrente che viene seguita. Alcuni rituali vengono svolti solo all'interno delle coven, per cui chi pratica a livello individuale può conoscere la parte dei riti pubblici, ma non la parte iniziatica della religione.
Il calendario wicca si divide in due tipi di feste annuali:
i sabbat, dedicati al Dio, sono 8 feste legate ai movimenti del Sole. Tra i più importanti ci sono Samhain (31 ottobre), il capodanno celtico che segna la morte del vecchio anno, e il suo opposto Beltaine (1 maggio), dove si festeggia la natura e la fertilità.
gli esbat, dedicati alla Dea, sono feste legate al ciclo lunare. Possono essere 12 o 13 a seconda di quante lunazioni ci sono in un determinato anno. Ogni corrente Wicca festeggia l'esbat in un momento diverso del ciclo lunare ed è un rituale più intimo e raccolto rispetto al sabbat. Spesso si festeggia da soli.
Gli strumenti rituali wicca, invece, sono molti e molto diversi tra loro. I quattro strumenti più importanti sono:
l'athame, un grosso pugnale dal manico scuro usato per dirigere i flussi di energia e per svolgere il Grande Rito dell'unione tra la Dea e il Dio;
la bacchetta, usata come l'athame per dirigere i flussi di energia che non sopportano il metallo;
la coppa (o il calice), usata durante il Grande Rito e in molti altri rituali;
il pentacolo, che benedice e purifica ciò che vi viene posto sopra.
Altri strumenti sono la scopa, il bolline (un piccolo coltello), le candele, il calderone e la spada.
Un caso a parte è il Libro delle Ombre, dove sono scritti i rituali, gli incantesimi e le pratiche wicca.
Gli wiccan venerano principalmente la natura e i suoi cicli. Il divino è immanente in ogni cosa e viene riassunto in due principi contrapposti e complementari: la Dea e il Dio. Se la Dea è la luna, il Dio è il sole. La Dea è l’acqua e la terra, il Dio è l’aria e il fuoco. Secondo la wicca l’alternanza e lo scambio tra le due forze, maschio e femmina, sta alla base del divenire del mondo.
A ricevere la targa di “madre” è stata l’anno prima Doreen Valiente, iniziata alla wicca da Gardner stesso. In Inghilterra e in Galles ora ci sono quasi 12.000 wiccan. Ma ad oggi il paese con più streghe e stregoni del mondo sono gli Stati Uniti, dove ci sono 340.000 wiccan dichiarati. E’ stata la Pagan Federation, la massima organizzazione pagana del mondo, a chiedere agli adepti di rispondere di essere “wiccan” nel censimento, dato che negli Usa si tratta di una religione riconosciuta. Nel nord America si celebrano anche matrimoni pagani.
In Italia, invece, non esistono stime ufficiali. Secondo il Centro studi sulle nuove religioni, che è in contatto con gruppi ed esperti del settore, nel 2012 c’erano circa 3000 wiccan nel nostro paese, soprattutto donne e nel nord Italia. Sempre al nord si trovano i più importanti cerchi e congreghe del nostro paese e a Milano c’è il Tempio della Luna, un luogo di culto dedicato alla stregoneria, dove si possono seguire seminari o semplicemente fare incantesimi con altre persone. “In Italia la wicca è arrivata negli anni 2000 – spiega Davide Marrè, sacerdote wiccan e presidente del Circolo di Trivi, la prima associazione wiccan italiana – grazie alla letteratura anglosassone sul paganesimo e sullo sciamanesimo: la stregoneria è stata prima di tutto un fenomeno editoriale”. Ma già nel 2002 il numero di adepti era raddoppiato. Si tratta di un fenomeno in crescita, ma rimane difficile fare delle indagini sul tema: “In Italia c’è molta cautela sul neopaganesimo, non è facile trovare dei testimoni e ci sono ancora molti pregiudizi sugli wiccan. Viviamo in una società che è ancora lontana dall’essere multireligiosa”.
Una difficoltà che, secondo il sacerdote, è dovuta alla massiccia presenza della Chiesa cattolica, che si oppone al riconoscimento di altre religioni, specialmente quelle pagane: “Ai cattolici serve far numero, anche per ricevere l’8 per mille. Quindi nelle loro stime considerano cristiani non praticanti tutti i battezzati. Ma se glielo chiedessero, quei battezzati risponderebbero che non sono cristiani”. Davide Marrè dirige anche l’unica rivista wicca del panorama italiano. Si chiama Athame ed è principalmente una testata online, con un’edizione cartacea annuale. Pubblica saggi di filosofia neopagana, articoli sui principi della wicca e anche traduzioni di testi stranieri. Il nome “Athame” richiama uno degli oggetti più importanti della stregoneria moderna: si tratta di un pugnale rituale che viene utilizzato durante gli incantesimi per dirigere i flussi di energia. La consacrazione di un athame prevede che venga sotterrato per settantadue ore e non deve mai essere usato per tagliare o incidere qualcosa, non va mostrato in pubblico e non deve essere toccato da estranei.
L’athame è solo uno dei tanti strumenti della Wicca: l’armamentario di una strega è molto vario, e dipende anche dalla tradizione a cui sente di appartenere. Ci possono essere la coppa, l’incensiere, un altro coltello detto bolline, la bacchetta, le corde, la frusta, il libro delle ombre, le candele e l’altare, dove spesso sono presenti delle rappresentazioni degli dei. Il simbolo più famoso della wicca è però il pentacolo, spesso iscritto in un cerchio: le cinque punte del pentagramma rappresentano i quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra) più lo spirito. Ma non va confuso con il pentacolo rovesciato, più caro ai satanisti, con cui la magia buona delle streghe e degli stregoni moderni non ha nulla a che fare.
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