martedì 15 marzo 2016

I PIEDI

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Fin dal passato i piedi esprimono potere e sensualità e il loro ruolo è ampiamente riconosciuto se si fa riferimento alla mitologia, alla religione e alla cultura in genere. 
In antichità la lavanda dei piedi era un atto di sottomissione compiuto dagli schiavi nei confronti dei loro padroni, una forma di umiliazione che confermava la supremazia dei potenti sui loro servi. Nella Bibbia diventa segno di umiltà nell'episodio che vede protagonista Maria Maddalena che massaggia con olio di nardo i piedi del Cristo asciugandoli con i suoi capelli.

La Moda non trascura il fascino delle estremità e riporta l’attenzione sugli anellini indossati ai piedi. Nell'India del Sud sono una vera e propria tradizione e molte ragazze vestono particolari gioielli collegati da catenine alle loro collane. Le donne che indossano anelli sul secondo dito di entrambi i piedi comunicano di essere sposate, le prostitute invece li portano alle ultime dita.
Oggi, però, solo alcune famiglie restano legate agli antichi costumi e in Occidente decorare i piedi con preziose gioie è un trend ormai affermato.

Il fascino dei piedi si esprime totalmente in ambito sessuale; oggetto del desiderio in molte pratiche, le estremità possono essere baciate, massaggiate, accarezzate e annusate per stimolarne i diversi punti erogeni, situati soprattutto sotto il tallone e in corrispondenza dell'alluce.

La passione per i piedi può estremizzarsi in una particolare forma di feticismo, il “retifismo";  la parola deriva da uno scrittore francese della seconda metà del ‘700 dalla vita sregolata, Restif de la Bretonne. Nella  sua opera “Le pied de Fanchette” sono narrate le vicende di una donna che riesce ad affermarsi socialmente servendosi del fascino dei suoi piedi.

I chiromanti hanno sempre affermato la possibilità individuare la personalità umana nel palmo delle mani, ed invece c’è chi si batte per diffondere che attraverso i piedi si può leggere molto di più.

Un olandese, autore e produttore di trasmissioni televisive e radiofoniche, Imre Somogyi, ha pubblicato “Leggere le dita dei piedi”, in cui esaminandone forma e posizione, propone un metodo per decifrare le personalità e addirittura cogliere dettagli relativi al passato della persona che si sta analizzando.

Un alluce abbastanza grande denoterebbe necessità di comunicare e abilità verbale. Arrotondato, molta diplomazia. Sarebbero da evitare le persone con le dita incurvate poiché avrebbero capacità di manipolare situazioni e persone. 

I piedi sono contemplati anche dalla riflessologia, che, nelle sue procedure di manipolazione di punti energetici, non trascura le tante corrispondenze rintracciabili tra le varie zone dei piedi e i principali organi del corpo umano.

Scoperte curiose hanno determinato che moltiplicando la falange dell’alluce per sette volte e mezzo si ottiene la misura del piede.
Non solo: al piede destro corrisponde la parte razionale, al sinistro quella emotiva. Chi ha il secondo dito più lungo dell’alluce del piede sinistro in genere vive in maniera iperattiva e potrebbe avere problemi cardiaci, gradirebbe i sapori amari e potrebbe soffrire di disturbi allo stomaco.

Nelle mitologie il piede ha un simbolismo soprattutto fallico, da cui nasce il feticismo della calzatura (femminile ): trovare scarpe adatte, far piedino, prender piede. Nell’antichità in Cina il sole, il più importante simbolo yang, era spesso rappresentato da un piede. Il Rigveda chiama il sole “il Solipede” e in una preghiera armena si chiede che il sole voglia posare il suo piede sul volto di colui che prega. Il piede (maschile) che calca la terra (femminile) è un simbolo frequente nella mitologia e, per la sua immagine sessuale, evoca le fecondità; genera la benefica pioggia e perfino gli esseri umani.I piedi evocano anche la stabilità,perchè noi poggiamo su di loro: nell’Apocalisse il Figlio dell’Uomo ha “piedi di bronzo”.I piedi ci permettono di spostarci: nell’alta antichità il sole era spesso rappresentato con le ali ai piedi al termine di ogni raggio, per evocare l’idea del suo procedere. Anche Mercurio, messaggero celeste degli dei, era rappresentato con le ali ai piedi. In contatto diretto con il suolo, il piede ci ricorda la dura realtà delle leggi della vita, contrapposta alle illusioni ideologiche soggettive: non avere i piedi per terra (volare). Situato agli antipodi della testa, regno dell’Io e della razionalità, il piede è il punto in cui vengono feriti (a volte fino a morire) eroi e dei, quando meno se lo aspettano: il vecchio Ra viene ferito al piede dal verme velenoso di Iside, Orione da uno scorpione, Achille da una freccia, Filottete da un serpente. Il piede può suscitare un gesto di umiltà nei confronti di un superiore: in India il visitatore toglie la polvere dai piedi del rishi.

Allusioni ai piedi, nei sogni, possono riferirsi alla stabilità delle basi della vita esteriore o interiore, al moto in avanti o all’indietro nell’evoluzione, a seconda che ci sia progresso, regresso o stagnazione. Possono anche far riferimento alla regione più lontana dalla testa, sede del razionalismo cieco, da cui vengono gli attacchi più imprevedibili a un intelletto che si limita al solo campo della coscienza. A piedi nudi il significato negativo: esprime dei sentimenti di insicurezza; ci si sente disarmati, vulnerabili, non protetti da un solido paio di scarpe, per affrontare le pietre, le spine, il freddo.A volte si tratta di umiliazione, di avvilimento: una persona scalcagnata.A volte l’ umiliazione è ricercata: umiliare il corpo per fortificare lo spirito (Carmelitani scalzi ).Significato positivo: il piede esprime il rapporto diretto con la terra, con i fluidi tellurici, la realtà della vita e le sue leggi; così per non dimenticare la condizione umana, i movimenti dello Yoga devono essere sempre eseguiti a piedi nudi, mentre un proverbio cinese ci ammonisce: non si può camminare guardando le stelle quando si ha un sasso nella scarpa. Il riferimento può essere anche alla modestia, alla sottomissione: Mosè parla a Jahweh solo a piedi nudi (Esodo 3:15), i musulmani si tolgono le scarpe per entrare nella moschea così gli indù in un tempio o davanti al rishi, o i praticanti zen nel dojo. Jung annota che certi passi di danza dei primitivi, che battono i piedi sul posto, “sembrano una sorta di ripetizione dello scalpitìo infantile. Questo è in relazione con la madre e con sentimenti di piaceree rappresenta anche un moto esercitato già nella vita intrauterina”. Il piede è simbolo di forza, ma anche di debolezza: il tallone di Achille. A volte è anche simbolo del mondo vegetale: la pianta del piede.



Secondo una ricerca inglese se volete sapere cosa pensa di voi l’interlocutore che vi sta di fronte, dovete osservare come muove gli arti inferiori, specie se è donna. 

“Se li muove, allargandoli oppure avvicinandoli a chi le sta davanti, vuol dire che è attratta dalla persona in questione. Viceversa se li tiene incrociati o, stando seduta, li raccoglie sotto il corpo, significa che non è interessata. Ma il segnale peggiore è se li tiene assolutamente immobili: un sintomo che sta mentendo o che è preoccupata.” 

Il "linguaggio dei piedi" è il tema delle ricerche condotte da uno psicologo della Manchester University, la cui ipotesi è che i piedi rivelino il nostro stato d’animo molto di più dell’espressione del volto o dei gesti delle mani. Insomma, amici uomini, è lì che dovreste guardare, per capire se piacete alle donne. 

Le regole che valgono per le donne, non valgono per gli uomini. Secondo il professor Geoffrey Beatty, autore della ricerca, gli uomini muovono i piedi in maniera indipendente da quel che provano dal punto di vista sentimentale. Tranne in due situazioni: se tengono i piedi fermi, sono stati infedeli; se invece li muovono in continuazione, sono nervosi. 

Afferma Beatty, preside della facoltà di psicologia della Manchester University e consulente del reality show “Big Brother”, il “Grande Fratello” britannico: “Mentre la gente può sapere che messaggio danno le proprie espressioni facciali o i gesti delle mani, pochi si rendono conto di muovere o meno i piedi e dei messaggi che inviano con essi. Il linguaggio segreto dei piedi può rivelare molto sulla nostra personalità, su cosa pensiamo dell’individuo che abbiamo di fronte e perfino sul nostro stato emotivo e psicologico”, continua lo studioso. “La gente può mascherare un sorriso o celare quello che sta facendo con gli occhi, ma i piedi sono un po’ più facili da analizzare perché quasi nessuno è consapevole di come li muove. Sono movimenti istintivi e dunque più sinceri, un affascinante canale di comunicazione non verbale”. 

Per arrivare a queste conclusioni, il professore britannico ha studiato la letteratura scientifica esistente sull’argomento in numerosi paesi e ha compiuto altre ricerche, commissionate da un’azienda di calzature britannica. “Se per esempio si incontra qualcuno per la prima volta e questa persona scoppia a ridere, non è necessariamente una reazione positiva. La gente può ridere di chi le sta davanti per mascherare nervosismo o per nascondere contrarietà. Ma i dati che ho riscontrato dimostrano che, se una donna muove i piedi mentre ride, è uno dei segnali più chiari e potenti che il suo interlocutore le piace. Al contrario, se incrocia i piedi o accavalla le gambe, non è un buon sintomo”.


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