lunedì 14 marzo 2016

IL DRUIDISMO

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Vivere il Druidismo oggi, si sublima nella completa riverenza della Natura e del suo patrimonio sacro ma rappresenta anche  uno studio ed una dedizione ad una vasta quantità di apprendimenti, dedicati.
Il Druida studia l'ambiente, celebrando il ciclo stagionale ed impegnandosi in attività ecologiche per la salvaguardia dell'ambiente e degli abitanti non umani. Il Druida studia la natura umana, lavorando per approfondire la conoscenza del sè e delle sue emozioni,analizzare la ragione la sua coscienza ed il libero arbitrio. Egli e' costantemente alla ricerca delle sue fonti di ispirazione per coltivare ed esprimere la sua creatività artistica al fine di migliorare la memoria storica ed ispirare il suo popolo, tribù o famiglia.Il Druida studia la sua ascendenza e quella del suo popolo imparando dall'eredità dei sui antenati e dal paesaggio delle sue terre, esplorando la storia, i miti ed il folklore...in tutto questo il Druida troverà la sua divinità e mostrerà loro la sua devozione con preghiere,offerte,creatività cercando di vivere con onore. La magia del vivere quotidiano, un Druida e' in poche parole coinvolto completamente nella vita, con i suo Dei,i suoi Antenati, gli Spiriti e le leggi della Natura, imparare ad interagire con tutte le cose con responsabilità, rispetto e come atto di devozione, dai gesti piu' semplici a quelli più ispirati e cerimoniali.

Non ci sono autorità centrali su tutto il territorio e neanche una singola organizzazione a cui appartengono tutti i druidi, anche se ci sono degli ordini e organizzazioni nazionali creati per facilitare il collegamento,il confronto e gli studi per i druidi.
Molti druidi sono organizzati in piccoli gruppi, rappresentati dai loro famigliari ed amici che condividono il loro credo. Questi gruppi si dividono in clan o boschi e si ritrovano per le celebrazioni ed i riti religiosi sia all'aperto che nelle case dei membri, anche se quest'ultima soluzione è molto meno usata.
Molti gruppi hanno una struttura egualitaria e la funzione amministrativa viene divisa tra i membri, altri gruppi riconoscono un leader per le sue funzioni di coordinamento o per essersi distinto nello studio e nella pratica del Druidismo, soprattutto quando i gruppi risultano numerosi con centinaia se non migliaia di membri sono guidati da un capo scelto oppure un Arcidruido. Nessuna altra struttura gerarchica viene attribuito alla tradizione druidica se non il rispetto per gli anziani ed un pensiero circolare (no piramidale)

Nessuna forma etica ci è giunta dal passato (a prescindere che mai ci sia stata) per cui oggi i druidi esprimono la loro morale etica in svariati modi differenti, anche se quasi tutti si rifanno al motto dei Fianna ( antichi guerrieri irlandesi) che dice:
Forza nelle nostre mani, verità nel cuore e conoscenza sulle nostre labbra.
Dove la forza e' la rappresentazione del coraggio e del vivere con onore, la verità nel cuore per vivere senza inganno o auto inganno e la conoscenza/saggezza sulle labbra perchè bisogna sempre essere pronti a parlare con eloquenza sia per elogiare ciè che e' buono che per condannare ciè che è malvagio e falso.
Altri valori sono rappresentati dalla generosità e l'ospitalità.

Tutti le espressioni dei principi del druidismo contengono un messaggio universale applicabile e condivisibile da tutti gli ordini druidici mondiali. Il Druidismo ci incoraggia ad amare ampiamente e profondamente:
La venerazione per la natura sia alla base dei principi del Druidismo moderno ma non solo legato ad una visione ecologica, difatti un druida  deve impegnarsi nel vivere in modo eco sostenibile il più possibile, alimentando la ricerca delle energie alternative ed essere consapevole del rapporto con i suoi consumi quotidiani atti allo svolgimento delle sue attività. Importante per il Druida è anche il rapporto energetico con i luoghi naturali e selvaggi, ancora oggi i “nemeton” più sacri non sono di certo ubicati nelle città ma nella silenziosa solitudine di radure e boschi,sulle rive di fiumi o laghi,ai piedi o sulle cime di monti o colline, soprattutto dove la natura riesce a comunicare indisturbata con la nostra anima.

I Druidi sono tradizionalmente dei pacificatori, e lo sono tutt’ora: ogni cerimonia inizia e termina con la Pace alle quattro Direzioni, vi è una preghiera specifica per questo “La preghiera della Pace”. Ogni gruppo druidico deve alimentare la pace e mai l’odio .

La Via del Druido coltiva il Bardo, l’Artista Interiore, e incoraggia la creatività,in tutti i suoi aspetti artistici in quanto l’unico modo che abbiamo per manifestare i nostri Dei è solo attraverso la nostra arte.



I Druidi erano giudici, e legislatori. Tradizionalmente i Druidi erano interessati ad una giustizia restaurativa, non punitiva. Oggi i Druidi pur non coprendo sempre cariche sociali legate all’amministrazione della giustizia, debbano impegnarsi nel seguire una via filosofica della verità e del giusto.

I Druidi riconoscono ed usano il potere della mitologia e delle storie tradizionali del proprio territorio, attraverso le quali ricostruiscono anche cerimoniali,usi e costumi, per non parlare del simbolismo.

I Druidi riconoscono il potere formativo del passato. L’archeologia territoriale e l’antropologia devono essere sempre una piattaforma di spunto per lo sviluppo del Druidismo attuale. La storia, infatti, c’insegna che tutte le religioni si sono adattate con i tempi. Non bisogna collegarsi alla storia solo in modo accademico ma con il culto dei nostri antenati e progenitori, è possibile trovare un rafforzo alla ricerca della nostra identità culturale e tribale,soprattutto utilizzando metodi sciamanici.

L’amore non è rivolto solo alle piante sacre tradizionali oppure verso i misteri dei grandi giganti verdi secolari ma oggi i Druidi piantano alberi nell’intento di creare i “Boschetti Sacri”,studiano le conoscenze tradizionali sulle piante e si occupano anche dello studio delle proprietà magiche e curative di tutte le piante ed erbe.

I Druidi sia nel passato che oggi costruiscono circoli di pietre, usano e innalzano i monoliti per dare una “centratura” al loro spazio magico. Le grandi pietre sono il ricettacolo di una memoria energetica, sono i testimoni muti di un passato tribale che hanno divinizzato la natura ed i suoi spiriti. Oggi i Druidi collezionano pietre e lavorano anche con il potere dei cristalli.

I Druidi concepiscono gli animali come sacri, studiano e insegnano le loro conoscenze tradizionali. I loro archetipi sono alla base di una tradizione sciamanica, totemica e magica. Nella vita quotidiana gli animali vanno rispettati con uguali diritti all’uomo, creando  un rapporto equilibrato tra noi e la loro natura e identità animale che è molto distante dall’umanizzarli.

La conoscenza tradizionale Druidica delle Stelle, incarnata dagli antichi racconti e dai circoli di pietre, insegna l’amore per l’Universo.

Il Druidismo incoraggia la magia delle relazioni sociali, della comunità,dell’aggregazione e della collaborazione.

Il Druidismo incoraggia la celebrazione e il pieno coinvolgimento nella vita – non è una spiritualità che vuole sfuggire dalla vita.

Le cerimonie druidiche includono incontri in luoghi boscosi, tenuti solitamente una volta alla settimana, anche se molti gruppi si basano sul calendario lunare. Nelle cerimonie viene celebrata l'assunzione rituale degli spiriti (Scotch o Whiskey irlandese allungato con acqua) chiamati acqua della vita (uisce beatha), vengono intonati canti e recitati sermoni e possono essere ordinati nuovi sacerdoti.

I maggiori giorni sacri sono quelli in cui cadono i solstizi, gli equinozi e i festival (Sabbat). Possono essere allestite feste e banchetti con danze in cerchio e cantici. Non sono necessariamente collettivi, ognuno può festeggiare anche personalmente.

Un valore fondamentale è quello dell'ecologia, vista come unica via attraverso cui mantenere il legame naturale tra l'uomo e gli spiriti della natura, attraverso il rispetto e il mantenimento di quest'ultima.

La liturgia dell'ADF è considerabile più complessa di quella dell'RDNA, basata sulle teorie di Bonewits e sul modello di venerazione indo-europeo.

Dall'antica religione celtica, le generazioni moderne hanno tratto molte feste e tradizioni: Samhain (Halloween), Yule il Natale per i Cristiani, Imbolc la Candelora, Oestara (Pasqua), Beltane (Calendimaggio), Lammas (circa Ferragosto). A Natale alcuni praticano, senza rendersene conto, tradizioni druidiche: l'albero di Natale ne è l'esempio più comune. Per i druidisti, gli alberi sono spiriti potenti, il Natale era originariamente una festa volta ad onorare gli spiriti degli alberi addobbando questi ultimi.

Gli dei principali sono la Madre Terra (spesso chiamata mia/nostra Madre), vista come personificazione delle realtà materiali e identificata con il concetto della Dea triplice; Béal, la personificazione delle realtà non materiali, e Dalon Ap Landu, il Signore dei Boschi. Ai primi due vengono solitamente associati la Terra e il Sole. Ma la cerchia delle divinità non si chiude qui. Il Druidismo si basa anche sulla credenza di spiriti e divinità della natura come:
Cernunnos, il Dio Cervo chiamato spesso anche Re Cervo;
Morrigan, la dea della guerra rappresentata sotto le spoglie di un corvo; lo stesso Piccolo-popolo
Lúg, il Dio della luce e di tutte le arti.
Arkan Sonney è un maialino e si dice che chi lo acchiappi trovi fortuna per tutta la vita. È anche conosciuto con il nome di Lucky piggy.
Banshee: al contrario di come spesso si pensa la banshee è un folletto socievole, femminile, divenuto però solitario per i dolori patiti.
Leanhuan Shee: un bellissimo spirito femminile Irlandese che vaga alla ricerca dell'amore degli uomini.
Tra le divinità druidiche ci sono anche animali come il lupo e il serpente, che non sono vere e proprie divinità ma incarnano simbolicamente degli spiriti della natura. Il serpente ad esempio è lo spirito della medicina, della salute, del mistero, della magia, ad esso si attribuisce conoscenze e saggezza.

Con l'arrivo del Cristianesimo divinità e simboli delle religioni pagane vennero spesso identificati in demoni infernali e simboli satanici. Il serpente è infatti uno dei principali simboli maligni nella visione cristiana. L'immagine della Madonna che calpesta la testa del serpente è esemplare della trasformazione avvenuta. Per divinità che non è stato possibile cancellare sono stati creati santi, primo tra tutti San Patrizio, nonché l'uso del trifoglio che si fa nella sua leggenda: originariamente usato per la triplice immagine della Dea diviene simbolo della Trinità.

Il sacerdozio è generalmente suddiviso in tre fasi a cui si accede tramite iniziazione:
Bardo, il sacerdote di primo grado, ha conoscenze basilari sulla mitologia e la filosofia druidica.
Ovate, il sacerdote di secondo grado, iniziato ai sacri misteri, nella religione antica dotato di profezia.
Druido, il terzo grado del sacerdozio si raggiunge quando un sacerdote diviene sufficientemente maturo e saggio da poter insegnare ad altri le proprie conoscenze.
Esistono tuttavia altri tipi di suddivisioni, a volte a sé stanti a volte integrate a quelle sopra citate. Ad esempio si può trovare la suddivisione in gilde in base alla differente specializzazione dei sacerdoti. Non si tratta di tessuti organizzati per il fatto che il Druidismo è una religione nata di recente. ADF ed altre organizzazioni stanno cercando, col tempo, di dare al Druidismo un assetto molto simile a quello delle religioni più diffuse, con clero ben definito e templi.

Nel Druidismo la donna è molto rispettata. Il sacerdozio è aperto ad entrambi i sessi e mentre il sacerdote uomo viene chiamato druido, la donna è semplicemente sacerdotessa. In genere le donne celebrano i riti dedicati alla Dea e tutti i riti di fertilità e morte che scandiscono l'anno, ma quelli fondamentali per il Druidismo sono presieduti sia da sacerdotesse sia da druidi.

Nella religione druidica ha grande importanza l'unione sessuale di uomo e donna, si ritiene che durante un rapporto sessuale si sprigioni enorme energia mistica, in quanto l'unione di uomo e donna simboleggia l'unione del Dio e della Dea, il principio maschile e quello femminile.
Questa sessualità mistica ha però un sicuro precedente, nella religione celtica originaria, solo limitatamente all'Irlanda e in riferimento alla congiunzione rituale del solo nuovo sovrano - o comunque capotribù - con un sostituto della dea-madre, probabilmente la propria stessa moglie o la promessa consorte. Non sembrano pertanto esistere prove intorno a forme di ierogamia praticate da druidi o elementi sacerdotali a essi riconducibili, né tantomeno ritualità sessuali patrimonio dell'intera popolazione. Il Cristianesimo, tendendo ad assimilare le vecchie credenze a culti demoniaci, ha in qualche modo mirato a una sovrapposizione delle festività, sostituendo le sue celebrazioni ai momenti di culto celtici, per avere la certezza che i fedeli cristiani non partecipassero ai riti della vecchia religione.
Più tardi, in particolare a partire dal XII sec., ogni eventuale rapporto sessuale rituale non poteva non apparire se non corrispondente a una lotta tra succube e demone, in cui la sacerdotessa era descritta come una donna che era stata sedotta dal maligno e costretta ad atti riprovevoli con il demonio stesso.
Con il tempo sono state assimilate anche altre divinità che non potevano essere cancellate.
Nel limite del possibile sono state assimilate a demoni preesistenti nella cultura cristiana.



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