domenica 3 maggio 2015

PARLIAMO CON I COLORI



Le pratiche cromoterapiche erano note fin dall'Antico Egitto: la mitologia egiziana assegna al dio Thot la scoperta della cromoterapia. Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei luoghi di cura. Nell'Antico Egitto ogni colore aveva un nome che ne identificava un "potenziale" cioè la funzionalità: il nero (KeM) è simbolo di fertilità; il giallo (KeNiT), che è sinonimo di "oro" come nell'alchimia, è simbolo di divinità solare (con funzione di irraggiamento continuo); il rosso (DeSHeR) è simbolo di sangue e fuoco, può essere un'energia positiva o negativa, ma è sempre sinonimo di estremismo, andando dall'estrema ostilità del "deserto" e del comportamento "folle" alla più grande bontà, perché un cuore forte e un sangue rigenerato sono sinonimi di buona salute e per gli antichi le malattie erano sintomo di comportamento vizioso e perverso (cioè disarmonico rispetto alle leggi dello spirito e della natura), infatti, il medicinale era chiamato PeKheReT (nel cui geroglifico eran simboleggiati la fermentazione del pane e i visceri intestinali) e la cura era preparata magicamente, ove, per magia (HeKA), si intendeva l'energia primordiale (causale) trascendente questo mondo e anteriore alla creazione stessa dei Neter. Il rimedio doveva perciò "circolare" e diffondersi per tutto il corpo in modo armonioso. L'approccio con i colori e con le cure dell'Antico Egitto (come con le altre civiltà di quelle epoche), deve necessariamente fondarsi, partendo dalla considerazione religiosa-magica-astrologica che si aveva allora del rapporto fra malattia cura e trascendenza.

Sul corpo di un uomo vissuto circa cinquemila anni fa e ritrovato mummificato sulle Alpi italiane (conosciuto con il nome di: Mummia del Similaun) sono presenti dei tatuaggi eseguiti sulla pelle delle articolazioni colpite da artrite.

I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. I colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.

Il medico e filosofo persiano Avicenna (Ibn Sina), che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", ideò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, secondo Avicenna, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).

In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l'equilibrio dei chakra, i centri di energia sottile associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all'azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l'intestino, il violetto arginava gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta.

Dopo alterne fortune nel Medioevo, con l'avvento dell'Illuminismo la cromoterapia, che non possedeva riscontri scientifici, fu declassata a pseudoscienza, anche se le terapie ad essa legate continuarono ad essere praticate. Le prime testimonianze moderne risalgono Augustus J. Pleasanton, generale americano che nel 1871 pubblicò il libro The influence of the blue ray of the sunlight and the blue color of the sky (L'influenza del raggio blu del sole e del colore blu del cielo) nel quale sosteneva la propria convinzione, maturata dieci anni prima, che la luce del Sole, filtrata attraverso vetri blu, acquistava proprietà curative (il libro stesso fu stampato su carta blu). Secondo idee simili, il dottor Seth Pancoast di Filadelfia pubblicò nel 1877 un libro dal titolo Blue and red light, stampato in caratteri blu su carta bianca con bordo rosso, sostenendo che entrambi questi colori avevano una loro specificità terapeutica. Nel 1878, l'americano Edwin Babitt pubblicò il suo libro The principle of Light and Color, che ebbe diffusione mondiale e pose la prima pietra per la moderna cromoterapia.

In anni più recenti, nel 1920, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò la "spettrocromoterapia", una terapia che prevedeva per ogni patologia l'utilizzo di luci di colori diversi, unite a prescrizioni dietetiche. Ghadiali, che operò negli Stati Uniti per oltre trent'anni (durante i quali venne anche coinvolto in diversi processi con l'accusa di truffa), costruì lo "spettrocromo", una macchina che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti filtri colorati. Egli pubblicò anche una voluminosa enciclopedia in tre volumi dal titolo Spectro-Chrome Metry Encyclopedia e il periodico mensile dal titolo Spectro-Chrome.

Predecessori meno discussi del precedente furono l'italiano Antonino Sciascia e il danese Niels Finsen, pionieri della ricerca sulla luce. Entrambi medici e scienziati, nel 1892 e nel 1893, informarono il mondo accademico delle loro scoperte sulla fototerapia. In base alla dimostrazione dei risultati ottenuti con una tecnica per curare le cicatrici da vaiolo tramite esposizione alla luce, Finsen aprì la strada a studi medici sui reali effetti della luce sul corpo umano, e ricevette il premio Nobel nel 1903 per le sue scoperte sulla fototerapia nella cura della tubercolosi.

L'efficacia della cromoterapia è contestata dalla comunità scientifica, in quanto nessuna pratica cromoterapica è mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato, che consenta di verificarne l'effettiva efficacia. In mancanza di tali studi, singoli episodi di guarigione non costituiscono una prova, in quanto non è possibile escludere l'intervento di fattori esterni o l'effetto placebo.

L'assenza di risultati provati porta a considerare le teorie che stanno alla base delle cromoterapia come semplici ipotesi, che non sono però supportate dall'evidenza sperimentale; inoltre, la base teorica della cromoterapia è considerata alquanto fragile: anche se i colori possono avere effetti sullo stato psicologico di un individuo, l'estensione di questi effetti alla cura delle più svariate malattie non è suffragata da alcuna conoscenza attuale sulla natura della luce o sulla fisiologia umana.

Anche i risultati ottenuti da Niels Finsen nell'ambito della fototerapia sono difficilmente estendibili alle pratiche cromoterapiche, in quanto riguardano l'intero spettro elettromagnetico, e non solo la luce visibile, e sono principalmente basati sulle proprietà battericide della luce. Inoltre, i trattamenti fototerapici oggi non sono più utilizzati perché superati in efficacia dagli antibiotici, anche se hanno dato impulso alla radioterapia e alla sterilizzazione mediante luce ultravioletta.

Per questi motivi, la cromoterapia viene classificata nell'ambito delle pseudoscienze.

Anche nella più moderna cromoterapia, i colori sono associati ad alcune proprietà particolari. Si trovano alcune analogie con le tradizioni del passato: questo significa non solo che la terapia dei colori attuale ha mantenuto invariate molte linee di pensiero con i popoli antichi, ma dà un esempio sull'importanza di questa medicina alternativa, molto “sentita” da tutti i popoli di ogni epoca.

Il verde simboleggia l'armonia, la natura, l'equilibrio e la speranza: sembra agire a livello del sistema nervoso (solamente in base alla cromoterapia), calmando emicrania e patologie ai nervi; contribuisce a diffondere armonia e calma.
Il rosso è simbolo del fuoco, del sangue e dell'eccitazione sessuale: è collegato alla forza, alla vita e alla passione. Si ritiene che una parete dipinta di rosso possa incrementare la pressione del sangue ed accelerare il polso. Ancora, la cromoterapia utilizza il rosso nella medicina convenzionale contro bruciature e patologie esantematiche (eruzioni cutanee). Il rosso sembra essere utile contro depressione, asma, tosse e impotenza.
Il blu si contrappone al rosso con effetto calmante, tranquillizzante e rinfrescante. Per questo motivo, la cromoterapia utilizza il blu nelle pareti per far dimenticare lo stress e tutti i problemi ad esso annessi come ansia, insonnia. Persino l'infiammazione viene placata con il blu (ovviamente non c'è nulla di scientificamente dimostrato). Addirittura si considerano le diverse tonalità del blu per alleviare certe condizioni: l'indaco servirebbe in caso di cataratta, il celeste per dare sollievo agli occhi.
Il giallo raffigura la parte intellettuale del cervello; secondo i cromatisti funge d'aiuto allo studio per favorire la concentrazione. Sembra essere in grado di infondere felicità, gioia e protezione; a livello gastrico, il giallo simboleggia l'eliminazione delle tossine.

Da quando veniamo al mondo a quando lo lasciamo i nostri occhi colgono continuamente un arcobaleno di colori che in seguito il nostro cervello elabora regalandoci quella meravigliosa sensazione chiamata "colore". Da millenni l'uomo ha associato ed abbinato ad ogni colore un particolare significato, uno stato d'animo, un qualcosa di trascendentale che va oltre lo stato puramente fisico, oltre il fenomeno della radiazione elettromagnetica. E questo significato metafisico molto spesso è nato grazie ad associazioni ispirate proprio dalla natura stessa.

Noi tutti associamo ad una giornata assolata senza nuvole con un cielo azzurro o blu una sensazione di benessere. E' per questo che il significato dell'azzurro ha una valenza positiva, così come il giallo del sole. Il rosso, sin dall'antichità viene accoppiato al colore del sangue ed è per questo che l'uomo gli ha dato il significato forte della passione. Per non parlare del bianco, simbolo di purezza o del nero che ricorda la morte. Nei secoli, l'uomo ha utilizzato i colori per descrivere stati d'animo, pensieri, modi di essere, virtù, debolezze, il tutto dipingendo tele, quadri, pareti, pavimenti, colorando manifesti, striscioni. I colori parlano e forse alcune volte sono più pungenti e descrittivi delle parole. Ovviamente non in tutte le culture del mondo ogni singolo colore ha quello specifico significato.

Il rosso, ad esempio, in India viene associato alla purezza, in occidente alla passione, all'amore ed all'eccitazione. Il bianco in occidente ha un significato positivo di purezza e viene associato agli angeli, al matrimonio, a persone senza peccato. Contrariamente in oriente ed in Giappone il bianco è accoppiato alla morte ed al lutto. Il verde in Cina ha un valore negativo e viene associato all'esorcismo ed all'adulterio, diversamente dall'occidente dove viene visto come un simbolo di rinascita e di primavera.

Il colore non è altro che la percezione avvertita dagli occhi della luce riflessa da un oggetto. I colori di base dai quali si ottengono tutti gli altri sono tre e sono detti primari. Per gli scienziati sono il rosso, il blu e il verde. Mescolandoli si ottiene il bianco. Per i pittori sono il rosso,il blu e il giallo. Mescolandoli si ottiene il nero. Mescolando i colori primari in parti uguali, si ottengono tre nuovi colori, chiamati secondari e sono arancio ( rosso + giallo ), verde ( giallo + blu  e viola ( blu + rosso ). Quando i tre colori primari vengono mescolati  in parti non uguali si ottengono diversi colori in cui prevale quello a maggiore quantità. La mescolanza del bianco e del nero dà il colore grigio. Le sfumature di colore diverse percepibili dall’uomo sono circa dieci milioni. Altre sfumature da noi non visibili sono invece visibili da alcuni animali e sono quelle della banda di luce dell’infrarosso e dell’ultravioletto. Molto spesso ci viene chiesto: -Quale è il tuo colore preferito?- La risposta a tale domanda può rivelare molti aspetti della personalità di una persona. Gli uomini sono molto spesso influenzati dai colori della natura. Esiste una tecnica per guarire con i colori; ci si può curare con la cromoterapia olistica. Si è dimostrato che la pressione sanguigna, l’appetito, l’umore sono influenzati dai colori. Esiste anche una sana alimentazione con i cinque colori della frutta e della verdura. I colori sono tanti e ciascuno di noi ne predilige uno.

Il rosso non ha solo un significato, ma molteplici. Il rosso è stato fin dall'antichità un colore impregnato di significati. Innanzi tutto facciamo presente che il rosso è il colore del sangue, dei muscoli e del cuore elementi indispensabili alla nostra vita. Non per niente gli antichi romani veneravano il Dio Marte, re della guerra il cui colore rosso stava a significare il sangue sparso durante le battaglie. Ed infatti il rosso ci indica il valore dell'aggressività, della voglia di fare, di vincere e primeggiare, della passione, della fiducia in noi stessi. Tutti sentimenti molto forti che indicano uno stato di eccitazione, ma allo stesso tempo di fierezza e orgoglio.

Studi scientifici hanno dimostrato che essere circondati da pareti di color rosso induce  ad un aumento del battito cardiaco, provoca un aumento delle funzioni vitali, aumenta l'aggressività e le energie. Ma il rosso sta a significare anche passione, voglia d'amare ardentemente ed i simboli a cui andiamo subito a pensare sono il cuore e un mazzo di rose. Il rosso è stato anche il colore scelto dagli operai durante le lotte nell'ottocento contro il capitalismo. E' risaputo che i partiti comunisti e di estrema sinistra hanno adottato il rosso come il colore che simboleggia il sangue versato in queste battaglie contro i poteri più forti.

Il colore arancione è un colore caldo e nello spettro luminoso si colloca tra il rosso e il giallo. Ha lunghezza d’onda compresa tra 595 e 620 nanometri. In cromoterapia è utilizzato per curare la depressione.
Chi predilige l’arancione ha una grande vitalità, fiducia in se stesso, ottimismo e buonumore. Ponderano le loro decisioni e denotano forza, onore e generosità. Il colore arancione simboleggia la comprensione, la saggezza,  l’equilibrio ed armonia interiore. Ogni mossa di chi predilige l’arancione  è gestita dalla ragione. Chi indossa indumenti di colore arancione ha un carattere gioioso,  esprime buonumore e ottimismo. Nella cultura cinese e giapponese l’arancione è considerato come espressione di buon augurio. I monaci buddisti e lo stesso Dalai Lama vestono di arancione per simboleggiare, come aveva fatto lo stesso Buddha, la rinuncia ad una vita di piaceri.
Chi non ama l’arancione non ha ottime relazioni interpersonali. Non pondera le proprie decisioni, anzi denota un carattere impulsivo. Tende al pessimismo e trova difficoltà a rapportarsi con gli altri. Il colore arancione è il simbolo dei peccati di gola.

Nella scala cromatica il colore giallo occupa la posizione immediatamente dopo il bianco. Ha una lunghezza d’onda compresa tra 565 e 590 nanometri. Il giallo, insieme al rosso e al blu è uno dei tre colori primari per i pittori ma non per gli scienziati i cui tre colori primari sono rosso blu e verde. E’ il simbolo della luce del sole e dell’energia. E’ uno dei colori simbolo della Cina. Il giallo simboleggia la saggezza. In alcune città i taxi sono gialli perché visto da lontano tale colore è facilmente distinguibile. Per tale motivo si colorano di giallo gli scuolabus. Il giallo è il colore che avverte di possibilità di pericolo ed infatti  nel semaforo è il passaggio  dal verde al rosso e ricorda al conducente  di usare prudenza. Al pronto soccorso il codice giallo significa che la persona è grave ma non in pericolo di vita. Le pagine dell’elenco telefonica sono conosciute come pagine gialle. La maglia gialla è quella del vincitore del giro di Francia. Nelle corse automobilistiche la bandiera gialla indica pericolo e impone ai piloti di non sorpassare fino a che la bandiera viene esposta. Il colore giallo ha la capacità di regolare la frequenza del battito cardiaco e della pressione arteriosa.
Chi ama il colore giallo è una persona estroversa, vivace, spensierata,serena, cordiale e di grande immaginazione. Ama il cambiamento e tende sempre alla ricerca del nuovo. Chi indossa il giallo è in pace con se stesso.
Chi non ama il giallo si sente deluso e poco stimato. Ha una mentalità vittimistica attribuendo le colpe delle negatività agli altri.

Il colore verde è composto dalla fusione dei colori blu e giallo. Si colloca tra i colori caldi e i colori freddi. Ha lunghezza d’onda compresa tra 490 e 570 nanometri. E’ uno dei tre colori primari per gli scienziati. Non lo è per i pittori i cui tre colori primari sono rosso blu e giallo. Chi predilige il verde tende ad auto esaltarsi. Si crede superiore. Ha la necessità di far bella figura e buona impressione nei confronti degli altri. Non accetta facilmente cambiamenti nei suoi modi di agire. E’ un conservatore ed un abitudinario. Esistono diverse gradazioni di verde: verde chiaro, verde acqua, verde pera, verde muschio, verde palude, verde asparago, verde giada, verde erba, verde trifoglio, verde oliva, verde foresta, verde pino, verde smeraldo.
Il colore verde ha effetto rilassante e favorisce la calma , rappresenta il senso di giustizia. E’ il colore dell’io, della speranza, della vitalità. Verde è il colore della natura, del mondo vegetale, della fertilità e abbondanza. Nei semafori rappresenta il via libera al contrario del colore rosso che obbliga a fermarsi. Il verde porta benefici a chi è ansioso per cui è utile dipingere di verde gli angoli relax o la camera da letto. Si dice che la prima digestione avviene in bocca, infatti una lenta masticazione rende più facile la digestione. Quindi se una persona è vorace nel mangiare, è utile utilizzare a tavola il colore verde. Mangiare cibi verdi aiuta a calmarsi e rilassarsi. Verde è il colore del denaro e del benessere.
Chi non ama il verde non si crede all’altezza, è insicuro e compie azioni che non vorrebbe fare. Ha paura delle imposizioni e delle costrizioni. Il verde è il colore dell’invidia e della rabbia. Spesso si dice che una persona è diventata verde di rabbia. Verde è il colore del veleno. Il colore verde è il colore della gelosia.

Il colore azzurro, nello spettro luminoso è posto tra il verde e l’indaco. Ha una gamma di tonalità che va dal celeste al turchese. E’ il colore che ci ricorda il cielo e il mare. E’ il colore della Repubblica Italiana ed è usato in tutte le competizioni sportive delle rappresentative italiane. I giocatori della nazionale italiana di calcio sono detti azzurri. Il colore azzurro stimola il sonno e abbassa la pressione arteriosa. Trasmette senso di pacatezza; fissandolo a lungo si produce un effetto di quiete. Se abbiamo necessità di rilassarci, vestiamoci di azzurro. Non vestiamoci con abiti di questo colore se stiamo in dieta perché rallenta il metabolismo. Ricordiamo anche che il sangue dei reali è detto sangue blu.
Chi ama l’azzurro è leale, idealista, trasmette pacatezza, è riflessivo ed è delicato d’animo. E’ inoltre un tipo flemmatico. Si lega molto profondamente alle persone che ama.
Chi rifiuta l’azzurro è poco tollerante e poco accomodante, è aggressivo ed ha scatti d’ira. Non impara dai propri errore e trova difficoltà  a stare solo con se stesso.

Il blu è uno dei tre colori primari insieme al rosso e al verde. Il cielo, l’acqua del mare , dei laghi e di tutte le grandi distese d’acqua è blu perchè la luce blu ha maggior penetrazione nell’acqua. Il colore blu aumenta l’attenzione delle persone e li predispone ad essere più attenti e quindi è importante per chi deve effettuare lavori che richiedono molta attenzione. Simbolo di armonia e di equilibrio, il colore blu ha la capacità di rilassare l’individuo e di normalizzargli la frequenza del battito cardiaco e della pressione. Riduce lo stato d’ansia e porta equilibrio alla sfera emotiva. Quando guardiamo il cielo ci sentiamo sereni.  E’ il colore della pace e per questo motivo la bandiera dell’ONU è blu, per indicare la volonta di pace e di fratellanza. Colore prediletto dagli Egizi che lo consideravano colore degli Dei, non era preferito dai Romani e dai Greci perchè era associato al colore degli occhi dei Barbari e quindi ignobile. Per i cinesi è il colore dell’immortalità, per i buddisti rappresenta il cielo. Nell’abbigliamento è il colore della calma e per questo motivo tale colore va indossato quando si affrontano le prove difficili della vita.
La persona che preferisce il colore blu è dotata di profondi sentimenti e di un equilibrio interiore stabile. Non accetta la presenza di persone nervose e instabili. Non amano gli ambienti caotici e il rumore assordante.
Chi non preferisce il blu è una persona ansiosa e se ritiene non soddisfacente ciò che lo circonda potrebbe andare in depressione.

Il colore viola è quello che si crea unendo il rosso e il blu e quindi è un colore intermedio tra i due. Il rosso simboleggia la forza e l’energia; il blu la calma e la malinconia e quindi il viola è il colore della sintesi derivando da due colori così differenti. E’ associato alla frequenza più alta e alla lunghezza d’onda più corta (compresa tra 380 e 420 nanometri). Il viola è il colore della penitenza.  Le compagnie teatrali e televisive rifuggono il viola. Questa avversione deriva dal periodo storico del Medioevo  quando nei quaranta giorni quaresimali venivano vietate tutte le rappresentazioni teatrali e quindi erano giorni di disagio economico per gli attori che vivevano solo di questo guadagno. Il colore viola simboleggia il dolore, il tormento e la tristezza. Se sogni il colore viola, significa che hai bisogno di intimità ed affetto e ti senti attratto da ciò che è mistero e magia.
La persona che preferisce il colore  viola, predilige le sensazioni forti e tende ad identificarsi con il prossimo. E’ apprensivo, impacciato, ma nello stesso tempo vuole essere compreso. Il colore viola accresce la capacità creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola è amante dell’arte. Tale persona è anche intelligente, umile, prudente e saggia.
Chi non preferisce il viola è una persona diffidente, critica, molto razionale ed è capace di rifuggire ogni stato emozionale. E’ il colore preferito dalle personalità immature.

Il  colore marrone si ottiene dai tre colori fondamentali e cioè giallo, rosso e blù. A seconda delle percentuali si ottiene la tonalità del marrone desiderata. Il colore marrone esprime emotività, equilibrio e sensualità. E’ un colore caldo e si associa all’idea della terra, del tronco degli alberi e dell’autunno. Se si sogna il colore marrone vuol dire che ci si sente insicuri e si cerca quindi un ambiente sicuro, calmo e ricco di calore umano. Le persone che hanno gli occhi marroni sono intelligenti, simpatiche e molto dolci.
La persona che preferisce il colore  marrone è una persona positiva e soddisfatta di se stesso; cerca situazioni stabili e non ama troppo le novità. Ha notevoli capacità lavorative e crede nelle tradizioni.
Chi non preferisce il  marrone è una persona che vuol essere al centro dell’attenzione e non ammette alcun tipo di debolezza e vuole che le sue azioni vengano approvate soprattutto dalle persone a cui tiene di più.

Il colore nero rappresenta l’assenza di colore. E’ il colore molto apprezzato dalle donne perché un vestito nero è snellente ed elegante. L’abito scuro, per l’uomo, è un abito da portare nelle serate di gala e nelle occasioni importanti. E’ il colore del buio, del mistero. Spesso quando ci va tutto storto, diciamo che è una giornata nera. Se muore un parente ci si veste di nero perché tale colore è il simbolo della morte. Il nero simboleggia autorità, potere e rispetto.
Basta ricordare l’abbigliamento nero degli avvocati e dei giudici. Più la posizione di un manager è importante, più l’abito sarà scuro. L’abito del sacerdote è nero, e lo stesso quello delle suore. Il nero nei sogni rappresenta un momento di cambiamento e di grande trasformazione. Vede nero chi ha una forte depressione. Il nero è il colore della sofferenza, infatti vedovi e vedove , dopo la morte del coniuge si vestono di nero. Il nero è il colore dell’ambiguità, di ciò che deve rimanere segreto.
Nero è il colore di chi ha la pelle scura. Può avere ancora diversi significati qua    Lavoro in nero (quello senza registrazione e senza diritti).
In automobilismo bandiera nera significa ritiro dalla corsa.
Nel ciclismo la maglia nera è quella dell’ultimo classificato.
I pirati avevano per simbolo una bandiera nera.
Un buco nero , in fisica, rappresenta un corpo che assorbe tutta la radiazione elettromagnetica che lo colpisce.
Un conto corrente in nero è quello che non ha debiti a differenza di quello in rosso.

Il bianco è la combinazione di tutti i colori dello spettro elettromagnetico. Facendo passare il colore bianco attraverso un prisma di cristallo, si creano un arcobaleno di colori. Unendosi  formano il colore bianco. Il colore bianco è un colore senza tinta, ma che ha una alta luminosità. E’ il simbolo della purezza, verginità , spiritualità e divinità. Il bianco è anche il colore degli angeli, dell’eternità e del paradiso. Nella celebrazione del matrimonio le spose sono vestite di bianco così come bianco è il vestitino del battezzando.
I paramenti bianchi si usano nelle solennità del Natale e della Pasqua e nelle celebrazioni dei battesimi e dei matrimoni. Il simbolismo del colore bianco ha importanza anche nella pubblicità. Se facciamo caso il colore dell’igiene è il bianco. I saponi, i detersivi, le lenzuola sono generalmente bianchi. I frigoriferi, le lavastoviglie, i sanitari del bagno sono prevalentemente bianchi. Il bianco è anche il colore della saggezza e della vecchiaia. Infatti le persone anziane canute, rappresentano la saggezza dovuta alla lunga esperienza di vita vissuta.
Nella psicologia delle tradizioni di alcuni popoli, il bianco rappresenta anche valori negativi. Infatti nella tradizione cinese il bianco è il colore del lutto, della morte e dei fantasmi. La bandiera bianca è il simbolo della resa e dell’armistizio. Nell’epoca Vittoriana, in Inghilterra, ricevere una penna bianca significa essere considerato un codardo. Il pronto soccorso, il colore bianco significa nessuna urgenza e quindi hanno precedenza il codice verde e soprattutto il codice rosso.

Il colore grigio è ottenuto dall'unione del bianco e del nero. A seconda delle diverse concentrazioni dei due colori si ottengono diverse gradazioni di grigio.Tale colore si ottiene anche mescolando in pari quantità il blu, il giallo e il rosso. Un altro modo per ottenere il grigio è mescolare in parti uguali il ciano, il magenta e il giallo che sono i tre colori principali di stampa. Il grigio è un colore neutro. E’ il colore della nebbia, della cenere, dei capelli delle persone di una certa età. E’ il colore della monotonia e della tristezza. Nella sartoria, anche se è un colore neutro, può diventere elegante e sexy, utilizzando opportuni accostamenti. Si sposa bene con i colori flou (colori ad alta visibilità ), ma è meglio evitere accostamenti con il bianco, il marrone e il beige. Il grigio è utilizzato per produrre lenti perchè assorbendo in modo uniforme lo spettro della luce visibile, permette di mantenere una ottima visibilità. Lo stesso vale per i costruttori di parabrezza che lo utilizzano nella parte alta ottenendo una buona riduzione del riverbero solare.
Chi ama il grigio è una persona serena, saggia e prudente.
Chi  ama il grigio è una persona poco decisionale, poco  energica e con poca vitalità. E’ distaccata ed introversa. Prende sempre tempo nelle proprie decisioni. Si sente inadeguata e questo la porta ad essere disinteressata anche a quello che fa. Infatti il colore grigio è il simbolo della neutralità.
Chi non ama il grigio è una persona molto impegnata e necessita di essere al centro dell’attenzione.

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