In Italia siamo assolutamente poco originali. Mentre negli USA si vedono selfie, anche di celebrità, che si fotografano il sedere, che fanno casino, che stanno andando a lavoro, che mangiano, da soli o in compagnia. In Italia, nell 80 % dei casi, di selfie se ne vedono solo di due tipi: quello in ascensore, ma soprattutto il selfie del labbro a culo di gallina.
Lo definisco a culo di gallina perché non so neanche come poterlo descrivere; avete presente quando sporgete le labbra in avanti come per dare un bacio ma senza arricciare le labbra? Ecco così. Magari fatto uno o due volte va benissimo, può risultare anche simpatico ma il problema è che è diventato una sorta di moda senza senso.
In quella posizione le labbra appariranno più grandi e gonfie, ma fidatevi che non sembrerete assolutamente naturali. Se proprio necessitate di labbra più grandi fatevi delle iniezioni di acido ialuronico; la tecnologia è avanzata, non c’è più bisogno del silicone e almeno otterrete ciò che volete con un risultato finale meno fittizio.
Invece di immortalare sorrisi spontanei, genuini, invece di dare importanza allo sguardo in una foto più sexy oppure ai capelli, l’unica cosa che emerge sono queste labbra sporgenti,giganti, messe così.
Il selfie è un fenomeno pazzesco, sbizzarritevi con la creatività. Nei momenti di tristezza, di felicità, o di vanità usatelo come meglio potete per ottenere degli scatti originali.
Ricordate però che non sempre ciò che è di tendenza è bello da guardare. La bellezza sta in un sorriso, gli occhi spesso comunicano prima di ogni altra cosa, e io credo che anche un autoscatto possa essere un ottimo mezzo per comunicare ciò che vogliamo in questa nostra era multimediale.
La famosissima bocca “a culo di gallina” è stata ormai sdoganata da tutti, fashion blogger in cima. Mandare baci all’obbiettivo è certamente la cosa più facile da fare, ma il rischio di cadere nella categoria bimbominkia è altissimo, quindi meglio non esagerare con gli smack al vento. Prima di tutto accertatevi che il selfie ne valga la pena: magari aspettare il giorno in cui i capelli sono ok e il trucco anche? E poi buon divertimento: di certo non cambiano la vita, ma prendere tanti Like su un autoscatto fa bene all’umore e all’autostima!
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Il bacio è un importante fonte di contatto fisico fra due persone ed è per questo che assume diverse caratteristiche e significati a seconda del contesto, ed oggi è diventata in molte culture del mondo una comune forma di espressione di affetto, ma anche di amore, passione, amicizia, rispetto, un saluto, e molte altre ancora.
Esistono diverse opinioni e teorie riguardo alle possibili funzioni del bacio e ai suoi legami con la sfera emotiva e sociale umana, anche in seguito all'osservazione di comportamenti simili di altre specie animali. Attualmente si ritiene che il bacio abbia anche la funzione di cercare partner con sistema immunitario diverso dal proprio, al fine, in termini evolutivi di favorire il riassortimento genico e aumentare le probabilità di sopravvivenza della prole.
Esiste inoltre una scienza che studia il bacio nei suoi vari aspetti: la filematologia.
In alcuni Paesi europei, arabi e dell'America Latina, quando si incontrano amici, ci si scambiano due baci porgendosi a vicenda entrambe le guance; questa usanza è comune in tutta Italia. Il numero di baci può variare notevolmente: in Francia lo standard sono due o tre baci, ma spesso non è così: in alcune regioni si danno un bacio solo, oppure anche quattro o cinque (ma si registrano notevoli variazioni anche tra villaggi vicini). Nei Paesi Bassi se ne danno tre, come pure in Belgio (dove però è d'uso anche un solo bacio), in Svizzera e in Polonia. Il triplo bacio è tipico delle culture ortodosse, infatti è diffuso in Ucraina e Serbia, ma non in Romania, Bulgaria e Grecia. Nel Regno Unito, Scandinavia, Germania e anche alcune zone del nord Italia non viene praticato il bacio tra amici. In questo caso il bacio non ha dimostrazione di affetto, ma esclusivamente di saluto.
In Italia il bacio è diffuso come forma di saluto soprattutto tra parenti, in particolare tra coloro che non si vedono molto frequentemente. Generalmente ci si scambiano due baci. Il bacio singolo è invece più informale e viene usato quando ci si vede quotidianamente, soprattutto tra membri della stessa famiglia. Il bacio viene usato tra donne o tra uomini e donne, mentre tra uomini la forma di saluto più comune è la stretta di mano. Nel Sud il bacio è molto diffuso anche come forma di saluto tra amici e come forma di presentazione tra persone che si incontrano per la prima volta e viene scambiato anche tra uomini. Negli ultimi tempi, si assiste al diffondersi del bacio come forma di saluto tra i giovani, soprattutto tra ragazze, ma anche tra ragazzi.
In Russia un tempo era diffuso il bacio sulle labbra fra uomini; nei paesi europei nord-occidentali, invece, il bacio sulle guance non è molto utilizzato, specialmente fra gli uomini, tra i quali il minimo contatto fisico è visto con diffidenza.
Negli ambienti nobili e raffinati è stato sempre diffusissimo il "baciamano", consistente nello sfiorare appena con le labbra (di un uomo) il dorso della mano di una donna. Questo tipo di saluto è ancora abbastanza praticato in Polonia.
Quando durante il bacio come saluto, si vuole sottolineare l'affetto verso l'altra persona, allora invece di porgere solo le guance, si porgono le labbra in modo da baciare in pieno il viso dell'altra persona. Il bacio sulla guancia è infatti un grande segno d'affetto, e viene utilizzato fra amici e parenti quando si vuole dimostrare il bene che si vuole. Spesso è anche accompagnato da un abbraccio.
Anticamente il bacio sulla bocca non aveva una connotazione prevalentemente erotica, anzi era essenzialmente un simbolo di comunione fraterna, anche fra persone dello stesso sesso, un po' come lo è per noi la stretta di mano. L'esempio più famoso di bacio di fratellanza, anche nascondente un tradimento, è il bacio di Giuda, descritto nei Vangeli di Matteo e di Marco e che documenta la normalità di tale pratica. Nelle lettere di Paolo si trovano molti richiami al "bacio santo" tra persone che si incontrano, una pratica che anticamente nelle funzioni sostituiva il segno di pace della stretta di mano durante la celebrazione eucaristica.
Dante Alighieri è baciato da Virgilio nella Divina Commedia (Inf. VIII, 44) per rassicurarlo dopo un difficile episodio. Più o meno negli stessi anni Dino Compagni documentava la pace del Cardinal Latino a Firenze (1304) suggellata da baci sulla bocca dei capi delle fazioni avverse (Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, III, 4).
Non è chiaro quando questa usanza decadde. Ancora agli inizi del Novecento era normale per uno sposo baciare sulla bocca la madre della sposa il giorno del matrimonio (un esempio si vede nel film Rapacità di Erich von Stroheim).
I baci scambiati sulle guance non hanno in genere carica erotica: essa però si riscontra in pieno nel bacio alla francese. Questo tipo di bacio consiste nel leccare la lingua del partner con la propria e nello scambiarsi, quindi, emozioni che coinvolgono in maniera molto forte. Questo bacio è, di solito, accompagnato da uno scambio di morsi molto leggeri sulla bocca e sulle labbra, ed è quasi sempre scambiato ad occhi chiusi. Può arrivare a durare anche per molti minuti. Il bacio alla francese è un avvicinamento all'atto sessuale vero e proprio, ovvero uno dei cosiddetti preliminari, e spesso i più giovani iniziano a scoprire il sesso tramite questo tipo di bacio.
Un altro tipo di bacio di ambito sessuale è il bacio sul collo; esso, infatti, provoca un intenso eccitamento, e spesso, si trasforma nel cosiddetto "succhiotto" (termine di origine dialettale). Quest'ultimo consiste nell'aspirare con forza il collo dell'altra persona staccando poi le labbra d'improvviso in modo da far apparire una marcata macchia rossa che, se fatta bene, può durare anche per diversi giorni.
I baci poi, raggiungono la loro acme nel momento dei preliminari. Infatti da qui diventano un vero e proprio atto sessuale che può essere seguito da fellatio o da cunnilingus, oppure dall'atto sessuale vero e proprio.
Vatsyayana ritiene che una fanciulla debba praticare solo tre tipi di baci:
il bacio simbolico: quello di una fanciulla che sfiora le labbra del suo innamorato;
il bacio fremente: quello che una fanciulla dà toccando le labbra pressate contro le sue e muovendo il labbro inferiore;
il bacio a contatto: quello che una fanciulla dà al suo innamorato toccando le labbra con la sua lingua e facendolo, socchiude gli occhi e lascia le sue mani in quelle di lui.
Ecco una "promessa di bacio" della dea Venere, nelle Metamorfosi di Apuleio: «ab ipsa Venere septem savia suavia et unum blandientis appulsu linguae longe mellitum», cioè chi lo merita riceverà «da Venere in persona sette meravigliosi baci, e uno addolcito di molto dal tocco della sua lingua carezzevole»
Per evitare di scontrarsi col naso, di solito le persone quando si baciano piegano la testa. Spesso, per stare più comodi, uno dei due seduto sorregge l'altro fra le braccia ed il torace combinando così un bacio con un abbraccio. Colui che sorregge di solito ha un ruolo più attivo nel baciare l'altro. A questo proposito lo psicologo Onur Güntürkün ha pubblicato su Nature uno studio basato sull'osservazione di coppie che si baciano in pubblico in luoghi come aeroporti e parchi secondo il quale l'inclinazione della testa verso destra è più frequente che verso sinistra con un rapporto di 2:1. Güntürkün attribuisce questa asimmetria alle preferenze mostrate dai neonati per il lato destro.
Un dolore al collo o una contrattura muscolare (solitamente lo sternocleidomastoideo) può far assumere al capo tale inclinazione asimmetrica; questa posizione patologica è ironicamente definita Sindrome del baciatore.
In quello medievale, il bacio era utilizzato per suggellare il cosiddetto 'baciatico', cioè diritto della fidanzata a ricevere una donazione dal fidanzato.
La consuetudine deriva da un'analoga consuetudine romana, l'osculum interveniens, il bacio che interveniva a sancire il diritto della fidanzata a ricevere in donazione metà dei beni ricevuti in regalo, in caso di morte del fidanzato.
Il bacio di particolari oggetti secondo un preciso rituale è tipico di molte religioni e di alcuni cerimoniali legati a papi e imperatori.
Per esempio per i musulmani baciare la Pietra Nera alla Mecca è un elemento necessario del pellegrinaggio rituale (Haji), mentre gli ebrei baciano il Muro del pianto e oggetti sacri - come la Torah o il Siddur - durante la preghiera, gli Hindu baciano talvolta la terra nei templi e i cristiani (in particolar modo i cattolici e gli ortodossi), durante la liturgia del Venerdì Santo, baciano la croce in segno di adorazione del Cristo. Usanza in uso nel passato era baciare un oggetto liturgico, la pace, durante la celebrazione eucaristica.
I cristiani ortodossi hanno una lunga tradizione di praticare il bacio nelle loro cerimonie; tra loro è comune, quando si entra in chiesa, baciare le icone e le reliquie sacre. Alcuni baciano il calice dell'Eucaristia, altri baciano il bordo dei paramenti del prete al suo passaggio, e gli accoliti baciano la sua mano quando gli danno l'incensiere. I fedeli spesso si baciano reciprocamente prima di ricevere la Comunione.
Nel cerimoniale papale è tradizione baciare i piedi al Papa (l'anello dei cardinali e dei vescovi), una tradizione nata nell'impero bizantino ai tempi dell'Imperatrice Teodora come segno di estrema devozione al sovrano. Papa Giovanni Paolo II era solito baciare la terra appena arrivato in un nuovo Paese.
L'atto di baciare non è una pratica universale: una interessante storia del bacio ha scritto, nel secolo scorso, l'erudito e filologo danese Kristoffer Nyrop.
Il bacio, per metà del mondo, non è piacevole e talvolta può recare fastidio. In Cina il bacio è considerato poco igienico. In Giappone non si usa baciarsi in pubblico, perché può recare fastidio. Il bacio degli eschimesi è molto particolare: si strofinano le punte dei nasi, con labbra ed occhi chiusi.
Esistono vari tipi di baci e per ciascuno di essi esiste una storia e un significato. Non possiamo infatti mettere a confronto il bacio accademico con il bacio di saluto, il bacio appassionato di due amanti con il bacio di Giuda.
Eppure, tutti questi baci hanno qualcosa in comune, ovvero il gesto di avvicinare le labbra e di emettere un caratteristico rumore, che nel linguaggio onomatopeico utilizzato nei fumetti è rappresentato con uno “smack”.
Il bacio può essere dato sulle labbra, sulle guance, su un anello, sui genitali o in qualsiasi altra parte del corpo; può essere dato ma non ricevuto, oppure dato e ricevuto nello stesso tempo; può essere “asciutto” o “bagnato” se vi è o meno presenza di saliva.
Cosa significa un bacio? Di tutto: può significare affetto, amicizia, amore, attrazione sessuale, ma anche adorazione, rispetto, accordo, obbedienza, superiorità, inferiorità, ammirazione. In alcune circostanze un bacio può perfino essere un insulto.
Il bacio ha avuto, in senso evolutivo, lo scopo di rafforzare i legami sociali, le relazioni personali e politiche all’interno dei gruppi.
Il bacio è molto diffuso in tutto il mondo, ma assume dei significati differenti, a seconda dei contesti culturali nei quali viene praticato. Lo studioso danese Kristoffer Nyrop (1858-1931) ad esempio ha descritto i comportamenti di alcune tribù finniche i cui membri, uomini e donne, usavano fare il bagno nudi insieme, ma consideravano il baciarsi una cosa indecente. Nel 1897 l’antropologo francese Paul d’Enjoy descrisse invece il comportamento delle popolazioni cinesi, che consideravano il baciarsi in bocca una pratica orrenda, simile al cannibalismo. In alcune aree della Cina, nonostante i radicali mutamenti culturali, questo tabù permane e solo nelle grandi metropoli cinesi è oggi possibile scambiarsi delle effusioni e dei baci, cosa che fino a pochi anni fa era assolutamente proibita. Altre popolazioni non usano il bacio, o presentano modi diversi di comunicarsi affetto e tenerezza, fra essi ricordialo lo sfregarsi il naso degli Esquimesi o i vari comportamenti intimi di gruppi etnici dell’Africa e dell’Oceania.
Negli anni sessanta lo studioso britannico Desmond Morris pensò di aver individuato la filogenesi del bacio dopo aver osservato, fra i primati, delle madri che masticavano il cibo, per poi nutrire bocca a bocca i piccoli. E’ possibile, secondo Morris, che anche gli antenati degli esseri umani abbiano utilizzato tale modalità per nutrire i piccoli e che la pressione delle labbra sulle labbra, sia stata poi utilizzata dalle madri per placare la richiesta di cibo nei periodi di carestia.
Nelle altre specie animali invece è difficile osservare il comportamento del bacio sebbene questi animali siano capaci di esprimere la tenerezza in altro modo e siano perfettamente capaci di compiere atti sessuali senza questo genere di preliminari.
Secondo l’etologo Irenäus Eibl-Eibesfeldt (1970) almeno un decimo del genere umano non usa il comportamento del bacio. Da stime più recenti, sembra che oltre 650 milioni di esseri umani non si bacino mai sulle labbra.
Questo non riguarda certo la nostra cultura: basti pensare che gli antichi cristiani usavano scambiarsi il bacio come segno di pace, di fratellanza e di unione in Cristo. In seguito si cercò di evitare il bacio fra persone di sesso opposto ed i Protestanti lo abolirono completamente. Non a caso oggi in Chiesa il gesto della pace che viene richiesto di scambiarsi fra fedeli è una semplice stretta di mano.
In molte società gli uomini si baciano fra di loro mentre in altre questa pratica è considerata un vero tabù. Per citare un esempio, quando Thomas Coryate, esperto cortigiano, visitò Venezia nel 1608, rimase molto colpito da questa “straordinaria usanza” di due conoscenti di sesso maschile che si scambiavano baci al momento di salutarsi. Il cortigiano affermò di non aver mai visto prima nulla del genere, né di averne letto o sentito parlare da nessuno. Ancora oggi in Italia e in altri Paesi latini gli uomini possono baciarsi tra loro in segno di saluto, o anche di affetto, senza per questo essere considerati degli omosessuali.
Ma il bacio, oltre che un gesto di saluto, di affetto o di tenerezza, ha anche un significato erotico molto importante. Freud considerava il bacio erotico come un tentativo di ritornare alla sicurezza del seno materno. Un bacio infatti è il primo gesto importante di fiducia, di confidenza, di disponibilità in una coppia: il fatto di poter riprovare uno dei primissimi piaceri dell’infanzia accresce la sensazione di intimità, scarica le tensioni muscolari, provoca un forte coinvolgimento durante l’atto sessuale ed aiuta a “lasciarsi andare”.
Anche molto prima di Freud comunque le labbra venivano considerate una zona erogena. Un bacio in questa area del viso infatti può suscitare delle reazioni e delle emozioni molto intense. Le donne più degli uomini considerano il momento del bacio particolarmente erotico, mentre per molti uomini esso non è altro che un preliminare all’atto sessuale.
Il bacio erotico non necessariamente deve essere particolarmente profondo e potrebbe riguardare, oltre alla bocca, anche altre parti del corpo molto sensibili, come ad esempio le orecchie, la nuca, il collo: zone tutte riccamente innervate di terminazioni nervose e dunque particolarmente sensibili.
Baciando una persona si entra in contatto con una serie di sostanze odorose e organiche e dunque è molto importante che i due partners curino l’igiene, per quanto riguarda la pulizia dei denti, l’odore dell’alito, la pulizia del collo e delle orecchie. E’ consigliabile inoltre fare attenzione alla dieta: meglio evitare di mangiare aglio, cipolla o altre specialità esotiche troppo piccanti prima di dare un bacio, se non si vuole disgustare il/la partner con un alito pesante quanto sgradevole e imbarazzante.
I tipi di baci conosciuti sono circa una trentina: da quello ‘aspirapolvere’ che toglie il respiro, a quello bagnato che si pratica dopo essersi passati la lingua sulle labbra, a quello ‘lip-o suction’, dove si bacia il labbro inferiore dell’altro, mentre il partner bacia quello superiore, per poi scambiarsi le posizioni…
Quando due persone si baciano, specie quando lo fanno per la prima volta, provano un’emozione intensa, che mette in moto mille meccanismi : si risvegliano i sensi, il desiderio, la sudorazione, la pressione, il battito cardiaco e si calcola che in un minuto vengano bruciate circa 6 calorie, grazie all’accelerazione del ritmo cardiaco ed all’utilizzo simultaneo di circa 35 muscoli del viso.
Non esiste un modo ‘giusto’ di baciare e gli adolescenti dovrebbero tranquillizzarsi sul fatto che l’unico modo per imparare a baciare è attraverso la pratica, cercando di lasciarsi andare il più possibile, di chiudere gli occhi e di adattarsi ai ritmi dell’altro.
In genere tutte le storie romantiche iniziano con un bacio: è un rito di passaggio importante che segna l’ingresso nell’età adulta e per questo è difficile che una persona possa dimenticare il suo primo bacio. Oggi l’età del primo bacio si è abbassata: ormai a tredici anni buona parte dei ragazzi ha già sperimentato il ‘bacio alla francese’, che consiste nella profonda esplorazione della bocca dell’altro, con la lingua.
Last, but not least, ci sembra giusto ricordare che il bacio può causare anche qualche problema non grave alla salute, ad esempio quando lo scambio di saliva può far contrarre il virus dell’ influenza, mal di gola, tosse, tonsillite, ecc. in seguito ad un bacio con una persona influenzata. Vi è poi la mononucleosi (detta anche “malattia del bacio”), una malattia febbrile causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), appartenente alla famiglia degli Herpes Virus, che causa un aumento dei globuli bianchi, in particolare delle cellule mononucleate. Questa patologia può essere contratta in qualsiasi ambiente affollato, dato che è estremamente contagiosa, ma poiché il contatto avviene tramite la saliva, si trasmette in particolar modo attraverso i baci. Il periodo di incubazione varia fra 30 e 50 giorni, può produrre stanchezza, ingrossamento dei linfonodi, febbre, irritazione alla gola. La malattia del bacio è molto diffusa nei paesi occidentali nella popolazione di età compresa tra i 14 e i 18-20 anni e non presenta rischi per la salute: normalmente l’infezione si risolve da sola in modo benigno entro due mesi.
Il bacio inoltre non è una pratica a rischio HIV, almeno per quanto se ne sa al momento, anche se dopo un bacio molto profondo, con morsi e in presenza di lesioni in entrambe le bocche, sarebbe consigliabile parlarne con un infettivologo.
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