.Il clima può influenzare l'umore: per esempio quando piove mi sento triste, quando è in arrivo il temporale c'è quel senso di angoscia,il sole autunnale mette malinconia.
Si tratta di una sindrome, cioè di un complesso di sintomi o di reazioni patologiche, che si manifestano quando c'è una variazione graduale oppure repentina di uno o più fattori meteorologici su un dato territorio. Per fattori meteorologici, noi intendiamo la temperatura dell'aria, l'umidità relativa, la forza del vento, la pressione atmosferica, le precipitazioni e i temporali con il loro corredo di ionizzazione negativa dell'aria, stato elettrico e turbolenza anche a quote elevate, perfino sopra i 10.000 metri.
Queste variazioni possono presentarsi in modo brusco, durante il passaggio di fronti freddi, con i temporali o con le linee di groppo, o in modo graduale, quando aria calda scorre su quella fredda preesistente. Quando, per esempio sul continente europeo, dopo un periodo di bei tempo, arriva una perturbazione atlantica, si determinano alcuni effetti sull ' organismo con manifestazioni a carico dei vari apparati o dei vari sistemi.
E il fenomeno è tanto più importante quanti più fattori atmosferici sono coinvolti nello stesso momento.
A risentirne di più sono i neurolabili, cioè quei soggetti che affrontano con una certa emotività, anche ingiustificata, tutti i momenti della vita, inoltre gli ansiosi e i depressi. In pratica, coloro che hanno delle turbe a carico del sistema neurovegetativo. Oggi la neurolabilità è in continuo aumento proprio per la frequente concomitanza di fattori negativi come l'iperstress, la perdita dei valori, la difficoltà di trovare lavoro o il disagio del pensionamento, la continua competizione per poter emergere e, non ultimo, l'inquinamento, atmosferico e acustico. I soggetti definiti neurolabili spesso sono dunque anche meteorolabili.
All’incirca un giorno o due giorni prima dell’arrivo di una perturbazione climatica, le persone particolarmente sensibili ed instabili a livello neurale possono esperire svariati sintomi che sommati tra loro costituiscono il disturbo metereopatico e che investono e coinvolgono il soggetto a livello psicosomatico. Essi sono: ipertensione, aumento di depressione, mal di testa, desiderio di rimanere in casa, aumento del dolore ai muscoli ed alle articolazioni, difficoltà a respirare e pesantezza di stomaco. Possono presentarsi anche disturbi dell’umore, irritabilità e problemi a livello cardiovascolare come palpitazioni o dolori allo sterno. Questi sintomi tendenzialmente permangono per qualche giorno, per andare diminuendo man mano che il tempo si stabilizza o cambia nuovamente, grazie ad un processo di adattamento attuato dal nostro organismo.
Esistono svariate forme di metereopatia: le anemopatie (ad esempio la sindrome dello scirocco, quella del Phoen e così via), le sindromi dei periodi temporaleschi, quelle del fronte ciclonico, quelle secondarie ( acutizzazioni di sintomi a livello fisico correlate a cambiamenti climatici).
Le metereopatie più diffuse sono quelle connesse alla comparsa di cambiamenti climatici inerenti forti venti e temporali, accompagnati da una variazione della pressione atmosferica, da pioggia, nuvolosità e umidità.
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